2025-11-06 • La Corte Suprema USA mette in dubbio i dazi di Trump, basati sull’IEEPA

Morning Intelligence – The Gist

Il clangore delle toghe ha rimbombato in un Washington semi-paralizzato dallo shutdown: la Corte Suprema ha messo in dubbio la legittimità dei dazi globali di Trump, fondati sullo IE­EPA del 1977. Conservatori e progressisti hanno ricordato che «un dazio è pur sempre una tassa», cioè competenza del Congresso. I numeri pesano: 89 miliardi di dollari incassati da febbraio a settembre, per aliquote che arrivano al 145 % su quasi tutte le importazioni (reuters.com).

L’amministrazione invoca il precedente di Nixon del 1971, ma Roberts evoca la “major-questions doctrine”, segnale che la Corte potrebbe ridisegnare i confini tra potere esecutivo e legislativo (reuters.com). Anche i cronisti dell’AP registrano lo scetticismo dei giudici verso un uso “illimitato” dell’emergenza economica (apnews.com), mentre il Guardian sottolinea che l’udienza cade nel pieno dei negoziati commerciali con Pechino, amplificando la posta per i mercati globali (theguardian.com).

Se il verdetto – atteso entro l’estate 2026 – cassasse lo strumento, Trump minaccia vie alternative; ma la sola incertezza rafforza il messaggio ai partner: la politica tariffaria USA non è più monocratica ma litigiosa, e ciò riapre spazio alla diplomazia multilaterale.

«Le tariffe sono gli oppioidi della politica: alleviano il dolore elettorale ma creano dipendenza istituzionale». (Dani Rodrik, 2023)

The Gist AI Editor

Morning Intelligence • Thursday, November 06, 2025

the Gist View

Il clangore delle toghe ha rimbombato in un Washington semi-paralizzato dallo shutdown: la Corte Suprema ha messo in dubbio la legittimità dei dazi globali di Trump, fondati sullo IE­EPA del 1977. Conservatori e progressisti hanno ricordato che «un dazio è pur sempre una tassa», cioè competenza del Congresso. I numeri pesano: 89 miliardi di dollari incassati da febbraio a settembre, per aliquote che arrivano al 145 % su quasi tutte le importazioni (reuters.com).

L’amministrazione invoca il precedente di Nixon del 1971, ma Roberts evoca la “major-questions doctrine”, segnale che la Corte potrebbe ridisegnare i confini tra potere esecutivo e legislativo (reuters.com). Anche i cronisti dell’AP registrano lo scetticismo dei giudici verso un uso “illimitato” dell’emergenza economica (apnews.com), mentre il Guardian sottolinea che l’udienza cade nel pieno dei negoziati commerciali con Pechino, amplificando la posta per i mercati globali (theguardian.com).

Se il verdetto – atteso entro l’estate 2026 – cassasse lo strumento, Trump minaccia vie alternative; ma la sola incertezza rafforza il messaggio ai partner: la politica tariffaria USA non è più monocratica ma litigiosa, e ciò riapre spazio alla diplomazia multilaterale.

«Le tariffe sono gli oppioidi della politica: alleviano il dolore elettorale ma creano dipendenza istituzionale». (Dani Rodrik, 2023)

The Gist AI Editor

The Global Overview

Il Salto Quantico è Commerciale

L’informatica quantistica sta uscendo dai laboratori per entrare nel mercato. Quantinuum, sostenuta da Honeywell, ha presentato Helios, il suo nuovo sistema progettato per accelerare l’adozione commerciale di questa tecnologia. Con partner come JPMorgan Chase e BMW Group che già esplorano applicazioni in finanza e ricerca sui materiali, è chiaro che la corsa non è più solo accademica. A mio avviso, il vero indicatore di progresso non sono i “qubit” (le unità di base dell’informatica quantistica), ma la capacità di creare valore economico tangibile. L’integrazione di Helios con l’hardware di Nvidia suggerisce un focus pragmatico sulla risoluzione di problemi reali, un passo fondamentale verso un’innovazione che si sostiene da sola.

La Strada a Ostacoli dei Robotaxi

Al contrario, il percorso verso la commercializzazione si rivela accidentato per le startup di robotaxi. Le società cinesi Pony.ai e WeRide hanno visto le loro azioni crollare dopo il debutto alla borsa di Hong Kong, con cali che hanno superato il 10%. Questo debutto freddo, nonostante una raccolta combinata di 1,2 miliardi di dollari, segnala lo scetticismo degli investitori sulla redditività a breve termine. Questo serve a ricordare che una tecnologia promettente, per quanto affascinante, deve sempre affrontare il verdetto del mercato. La guida autonoma su larga scala rimane un’impresa ad alta intensità di capitale, con ostacoli normativi e di fiducia dei consumatori ancora da superare.

Esploreremo le implicazioni di queste tendenze nella prossima edizione di The Gist.

The European Perspective

Il Grande Freddo Cosmico? Forse No

Una nuova ricerca sta scuotendo le fondamenta della cosmologia, mettendo in discussione una teoria premiata con il Nobel. Contrariamente all’idea consolidata di un’espansione accelerata dell’universo, spinta da una misteriosa “energia oscura”, recenti osservazioni suggeriscono che la crescita del cosmo potrebbe in realtà stare rallentando. Questo capovolgimento di prospettiva, se confermato, avrebbe implicazioni profonde sul destino ultimo dell’universo. Invece di espandersi all’infinito verso un “Grande Freddo”, potremmo essere diretti verso un “Big Crunch”, un collasso finale. Personalmente, trovo affascinante come una nuova analisi dei dati possa sfidare un consenso così radicato, un salutare promemoria che nella scienza, come nei mercati, nessuna verità è immutabile.

Clima: il Dilemma Europeo

Mentre l’universo dibatte il suo destino, qui sulla Terra i leader europei si confrontano con dilemmi più immediati. Al vertice sul clima COP30 in Brasile, sia il Primo Ministro britannico Keir Starmer che il Cancelliere tedesco Friedrich Merz cercano di proiettare un’immagine di leadership climatica. Starmer promuove la transizione verde come un volano per l’economia e l’occupazione, annunciando nuovi investimenti nell’energia pulita. Tuttavia, la sua posizione è complicata da pressioni interne, specialmente dal Tesoro, che frenano ambizioni più audaci. Questo riflette una tensione che sento profondamente: la necessità di bilanciare gli imperativi ambientali con la libertà economica e la pragmatica sostenibilità fiscale, evitando soluzioni dirigiste che potrebbero soffocare l’innovazione.

BSW: un Cambio di Pelle Politica

Nel frattempo, sulla scena politica tedesca, assistiamo a un interessante rebranding. Il “Bündnis Sahra Wagenknecht” (BSW), l’alleanza che porta il nome della sua carismatica fondatrice, si appresta a cambiare denominazione. La proposta del direttivo è di rinominare il partito in “Bündnis Soziale Gerechtigkeit und Wirtschaftliche Vernunft” (Alleanza per la Giustizia Sociale e la Ragione Economica), pur mantenendo l’acronimo BSW. La decisione finale spetterà a un congresso del partito a dicembre. Questa mossa sembra voler spostare il focus dalla persona del leader a un programma politico più ampio, un passo strategico per istituzionalizzare un movimento nato da una figura di forte impatto mediatico.

I prossimi sviluppi, come sempre, li troverete qui su The Gist.


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