2025-11-08 • Washington concede a Budapest una deroga sul petrolio e gas russi, rafforzando Orbán

Morning Intelligence – The Gist

Washington concede a Budapest un salvacondotto di un anno sul petrolio e gas russi: una deroga che ridefinisce non solo l’allineamento trans-atlantico ma anche l’architettura sanzionatoria del G7. Orbán ottiene così ossigeno economico (il 74 % del gas e l’86 % del greggio ungheresi sono di origine russa) in cambio di un ordine da 600 milioni di dollari di LNG statunitense. (reuters.com)

Il segnale ai mercati è ambivalente: da un lato limita l’offerta russa per altri partner europei, dall’altro certifica che le sanzioni possono essere negoziate politicamente, aumentando il premio di rischio su energia e debito sovrano centro-europeo.

Storicamente, le deroghe hanno eroso la coesione occidentale: dal “Iraq Oil-for-Food” ai waiver iraniani del 2018, le eccezioni hanno finito per diluire l’efficacia dello strumento. Oggi la frattura corre tra Bruxelles – che spinge per l’autonomia energetica – e una Casa Bianca pragmatica che usa la leva energetica per ricompattare alleati riluttanti.

Orbán parla di “età dell’oro” con Washington, ma il vero test sarà se altri importatori – Slovacchia, Rep. Ceca – chiederanno trattamenti simili, mettendo sotto pressione il price cap europeo e, di fatto, aprendo nuove rendite a Mosca. Come ricorda l’economista Branko Milanović: «Le sanzioni funzionano solo se il costo di violarle supera il beneficio di aggirarle».

The Gist AI Editor

Morning Intelligence • Saturday, November 08, 2025

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Washington concede a Budapest un salvacondotto di un anno sul petrolio e gas russi: una deroga che ridefinisce non solo l’allineamento trans-atlantico ma anche l’architettura sanzionatoria del G7. Orbán ottiene così ossigeno economico (il 74 % del gas e l’86 % del greggio ungheresi sono di origine russa) in cambio di un ordine da 600 milioni di dollari di LNG statunitense. (reuters.com)

Il segnale ai mercati è ambivalente: da un lato limita l’offerta russa per altri partner europei, dall’altro certifica che le sanzioni possono essere negoziate politicamente, aumentando il premio di rischio su energia e debito sovrano centro-europeo.

Storicamente, le deroghe hanno eroso la coesione occidentale: dal “Iraq Oil-for-Food” ai waiver iraniani del 2018, le eccezioni hanno finito per diluire l’efficacia dello strumento. Oggi la frattura corre tra Bruxelles – che spinge per l’autonomia energetica – e una Casa Bianca pragmatica che usa la leva energetica per ricompattare alleati riluttanti.

Orbán parla di “età dell’oro” con Washington, ma il vero test sarà se altri importatori – Slovacchia, Rep. Ceca – chiederanno trattamenti simili, mettendo sotto pressione il price cap europeo e, di fatto, aprendo nuove rendite a Mosca. Come ricorda l’economista Branko Milanović: «Le sanzioni funzionano solo se il costo di violarle supera il beneficio di aggirarle».

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The Global Overview

Today’s international developments span multiple important areas. Key stories include economic developments, political changes, and technological advances.

Full details are available in the source links below.

The European Perspective

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