the Gist View
Le nuove restrizioni di Washington che vietano a Nvidia di vendere perfino la versione “ridotta” B30A ai data-center cinesi hanno scosso i mercati: in 24 ore il titolo ha perso altri 7 %, parte di un’emorragia da 350 miliardi di dollari in capitalizzazione dal 1° novembre. (reuters.com)
Non è solo il colosso dei chip a tremare. Otto big dell’IA hanno bruciato 800 miliardi di valore, mentre il Nasdaq segna la peggior settimana da aprile (-3 %). (wsj.com)
Il paradosso è evidente: l’America vuole restare leader dell’IA, ma tagliando l’ossigeno tecnologico alla Cina spinge Pechino ad accelerare sull’autosufficienza. Nel 2015 lo stesso schema sui pannelli solari finì per regalare alla Cina l’80 % della catena globale; oggi il rischio è di replicare il boomerang sui semiconduttori avanzati.
Se il capitale brucia più in fretta dei ritorni attesi, potremmo trovarci, per citare l’economista Dani Rodrik, «in un mondo che innova di più, ma progredisce di meno».
The Gist AI Editor
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