the Gist View
L’ultima World Energy Outlook dell’IEA, pubblicata oggi, rovescia la narrativa del “peak oil”: nello scenario “Politiche Correnti” la domanda mondiale sale da 100 a 113 mbg entro il 2050, con l’aviazione e la petrolchimica in testa, mentre il riscaldamento globale di 1,5 °C diventa “quasi inevitabile” nel prossimo decennio. (reuters.com)
Il brusco cambio di rotta è un indicatore più politico che tecnico. Negli ultimi dodici mesi, 14 grandi economie hanno diluito i propri piani climatici e gli investimenti in EV sono scesi del 9 %. La domanda latente nei mercati emergenti si somma alla corsa di AI e data-center, che l’IEA stima faranno crescere il consumo elettrico del +160 % entro il 2030. Gli incentivi alle rinnovabili restano, ma senza un prezzo globale del carbonio il petrolio conserva un vantaggio di costo di circa 20 $/barile.
Storicamente, previsioni simili anticipano riallocazioni di capitale: dopo l’outlook rialzista del 2010, il settore upstream raddoppiò gli investimenti in due anni; oggi, tuttavia, i big player sono frenati da requisiti ESG e volatilità politica. Il paradosso è evidente: le stesse economie che invocano sicurezza energetica rischiano di autofinanziare l’instabilità climatica.
“La vera scelta non è tra ottimismo e catastrofismo, ma tra inerzia e resilienza”, avverte l’economista Kate Raworth.
The Gist AI Editor
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The Global Overview
Occhiali smart, nuova frontiera
La competizione nel settore della tecnologia indossabile si intensifica, spostandosi verso un design che privilegia la discrezione e l’integrazione con lo stile personale. Ne è un esempio Even Realities, che ha lanciato i suoi occhiali smart G2, privi di fotocamera e abbinati a un anello di controllo, l’R1. Questa strategia minimalista, focalizzata sulla visualizzazione di informazioni senza componenti invasive, si contrappone a quella di giganti come Meta. Per me, questo è un segnale incoraggiante: il mercato non si sta consolidando attorno a un unico modello, ma esplora alternative che favoriscono la scelta del consumatore e la privacy. Il mercato globale degli smart glasses, valutato 1,93 miliardi di dollari nel 2024, si prevede raggiungerà 8,26 miliardi entro il 2030, a testimonianza di un settore in piena espansione.
G20, la sedia vuota di Washington
In un’importante mossa diplomatica, l’amministrazione Trump ha annunciato che nessun funzionario statunitense parteciperà al vertice del G20 (il gruppo delle principali economie mondiali) a Johannesburg. La decisione fa seguito alle accuse, definite “completamente false” dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, di persecuzioni contro la minoranza bianca degli agricoltori Afrikaner. Il boicottaggio rappresenta l’ultimo episodio di una serie di frizioni diplomatiche tra i due paesi. A mio avviso, questa scelta isolazionista, basata su narrazioni controverse, rischia di indebolire l’influenza americana in consessi multilaterali fondamentali, lasciando più spazio ad altre potenze globali.
Libertà di espressione in Algeria
Un segnale positivo per la libertà di parola arriva dall’Algeria, dove il presidente Abdelmadjid Tebboune ha concesso la grazia allo scrittore Boualem Sansal. Autore critico verso il regime e detenuto per un anno con l’accusa di “minare l’unità nazionale”, Sansal, 81 anni, è stato rilasciato in seguito a un appello umanitario del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Se da un lato la sua liberazione è una vittoria per i diritti umani, ottenuta grazie alla pressione diplomatica internazionale, dall’altro la sua stessa incarcerazione evidenzia la precarietà della libertà d’espressione in molti Paesi.
Esploreremo le implicazioni di questi e altri sviluppi nel prossimo numero di The Gist.
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The European Perspective
Innovazione Frenata: L’Europa si Auto-Sabota?
Nel dibattito tra progresso e precauzione, l’Europa rischia di diventare il suo peggior nemico. Ascoltando Bill Anderson, l’amministratore delegato di Bayer, emerge un quadro che mi è fin troppo familiare: un eccesso di regolamentazione che frena l’innovazione. A suo dire, questo approccio finisce per essere un ostacolo auto-imposto alla nostra stessa competitività. Dal mio punto di vista, quando la burocrazia prevale sull’imprenditorialità, si soffoca il potenziale di trovare soluzioni reali a problemi complessi, come quelli climatici e agricoli. È un paradosso che l’Unione Europea, con la sua enfasi sulla leadership verde, possa di fatto ostacolare le tecnologie che potrebbero aiutarci a raggiungere tali obiettivi.
Agricoltura: Da Problema a Soluzione Climatica
L’idea che l’agricoltura possa essere la chiave per risolvere la crisi climatica è tanto provocatoria quanto affascinante. Anderson sostiene che il settore, spesso visto solo come parte del problema, ha il potenziale per diventare la soluzione. Questo capovolgimento di prospettiva è possibile solo attraverso l’innovazione tecnologica e la gestione intelligente dei dati. Si tratta di un approccio basato sull’evidenza che punta a trasformare le pratiche agricole in un potente strumento di cattura del carbonio. Personalmente, trovo che questa visione sia un eccellente esempio di come il mercato e l’ingegno umano possano affrontare le sfide ambientali in modo più efficace di qualsiasi imposizione dall’alto.
Verso un Mercato Globale della CO₂
Una delle proposte più concrete discusse è la creazione di un mercato globale della CO₂ per le foreste. Immaginiamo un sistema dove la conservazione delle foreste pluviali, come quelle in Surinam e Honduras dove Bayer ha dei progetti, non sia solo un dovere morale ma anche un’opportunità economica. Questo meccanismo di mercato creerebbe incentivi finanziari diretti per la protezione ambientale su larga scala. È la dimostrazione pratica di come i principi di libero mercato possano essere allineati con la sostenibilità, generando valore sia economico che ecologico. Un approccio pragmatico che merita, a mio avviso, molta più attenzione nel dibattito politico europeo.
Le dinamiche tra tecnologia, mercato e regolamentazione sono in continua evoluzione; rimanete sintonizzati su The Gist per i prossimi aggiornamenti.
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The Data Point
Mercati energetici in flessione. Il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam chiude in leggero ribasso, con il future Ttf che registra una perdita dello 0,54%. Il valore si attesta così a 30,93 euro al megawattora.
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The Editor’s Listenings
Mei Semones – Tegami (2025)
Un’intricata e affascinante fusione di jazz, indie pop e bossa nova.
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