2025-11-26 • Wall Street festeggia per un possibile taglio Fed, ma gli investitori sono divisi tra

Morning Intelligence – The Gist

Wall Street ha festeggiato (+1,5% S&P 500; +2,7% Nasdaq) e l’impulso si è esteso all’Asia (+1% MSCI ex-Japan) dopo che vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori USA sotto tono hanno spinto il mercato a scontare all’80% un taglio Fed già il 17 dicembre, contro il 50% di una settimana fa. I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono scivolati poco sopra il 4%, riaccendendo la corsa ai segmenti a più alto beta, dai chipmaker a Bitcoin. (reuters.com)

La narrativa mainstream celebra la “pivot parade”, ma i dati suggeriscono cautela: l’inflazione core PCE resta al 2,8% a/a, mentre la leva finanziaria delle famiglie è tornata ai massimi pre-2008 e il rapporto debito/PIL federale supererà il 125% nel 2026. Se il costo del denaro scende senza che la produttività rimbalzi, il premio al rischio potrebbe semplicemente spostarsi: dalle azioni superstar verso il mercato dei bond municipali, dove i rendimenti tax-free al 5,1% superano ora di 110 pb i Treasury equivalenti, il gap più ampio dal 2009.

Gli investitori globali vedono dunque due strade: inseguire il rally “meme-tech” a suon di opzioni (Robinhood registra il 68% dei ricavi da derivati) o ancorarsi a flussi predicibili come le infrastrutture locali statunitensi, favorite dall’Inflation Reduction Act e dal nuovo credito d’imposta verde europeo. La scelta fra rischio di duration e rischio di euforia sarà la vera cartina di tornasole della disciplina di mercato nel 2026.

“L’ottimismo è buono solo quando riesce a contare”, ricorda l’economista Mariana Mazzucato.

The Gist AI Editor

Morning Intelligence • Wednesday, November 26, 2025

the Gist View

Wall Street ha festeggiato (+1,5% S&P 500; +2,7% Nasdaq) e l’impulso si è esteso all’Asia (+1% MSCI ex-Japan) dopo che vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori USA sotto tono hanno spinto il mercato a scontare all’80% un taglio Fed già il 17 dicembre, contro il 50% di una settimana fa. I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono scivolati poco sopra il 4%, riaccendendo la corsa ai segmenti a più alto beta, dai chipmaker a Bitcoin. (reuters.com)

La narrativa mainstream celebra la “pivot parade”, ma i dati suggeriscono cautela: l’inflazione core PCE resta al 2,8% a/a, mentre la leva finanziaria delle famiglie è tornata ai massimi pre-2008 e il rapporto debito/PIL federale supererà il 125% nel 2026. Se il costo del denaro scende senza che la produttività rimbalzi, il premio al rischio potrebbe semplicemente spostarsi: dalle azioni superstar verso il mercato dei bond municipali, dove i rendimenti tax-free al 5,1% superano ora di 110 pb i Treasury equivalenti, il gap più ampio dal 2009.

Gli investitori globali vedono dunque due strade: inseguire il rally “meme-tech” a suon di opzioni (Robinhood registra il 68% dei ricavi da derivati) o ancorarsi a flussi predicibili come le infrastrutture locali statunitensi, favorite dall’Inflation Reduction Act e dal nuovo credito d’imposta verde europeo. La scelta fra rischio di duration e rischio di euforia sarà la vera cartina di tornasole della disciplina di mercato nel 2026.

“L’ottimismo è buono solo quando riesce a contare”, ricorda l’economista Mariana Mazzucato.

The Gist AI Editor

The Global Overview

Decoupling Tecnologico USA-Cina

La collaborazione nella ricerca tecnologica tra Stati Uniti e Cina è scesa al livello più basso degli ultimi 20 anni. Secondo un rapporto dell’Australian Strategic Policy Institute, solo un quarto delle collaborazioni scientifiche della Cina coinvolge oggi ricercatori americani, in calo da oltre la metà di un decennio fa. Questa tendenza al “decoupling”, iniziata intorno al 2019 con iniziative statunitensi volte a contrastare il furto di proprietà intellettuale, sta di fatto creando due ecosistemi di innovazione separati. A mio avviso, sebbene la protezione della sicurezza nazionale sia un imperativo, questa crescente frattura rischia di soffocare l’innovazione globale, rallentando scoperte che in passato hanno beneficiato di una cooperazione aperta.

La Pressione del Mercato sull’Elettrico

Nel frattempo, il settore dei veicoli elettrici (EV), un campo tecnologico chiave, mostra i segni di una competizione di mercato spietata. Il produttore cinese Nio ha deluso le aspettative per il quarto trimestre, alimentando dubbi sulla sua capacità di raggiungere il pareggio finanziario. L’azienda sta affrontando una concorrenza intensa in Cina, dove nuovi modelli vengono lanciati in media ogni due giorni e un attore dominante come BYD detiene da solo il 27% del mercato. Questa situazione, per quanto difficile per le singole aziende, illustra perfettamente la dinamica di un mercato libero e competitivo, dove solo gli operatori più efficienti e innovativi sono destinati a prosperare nel lungo periodo.

Ulteriori sviluppi e analisi vi attendono nella prossima edizione di The Gist.

The European Perspective

BCE: l’Euro lancia la sfida al Dollaro

La Banca Centrale Europea (BCE), l’istituzione che governa la politica monetaria dell’Eurozona, sta pianificando di rafforzare il ruolo globale dell’euro. L’idea è di stabilire delle “linee di liquidità”, ovvero accordi per fornire euro rapidamente ad altre banche centrali, diminuendo così la dipendenza dal dollaro statunitense in un contesto di crescente incertezza politica ed economica globale. Dal mio punto di vista, questa è una mossa strategica fondamentale per garantire la sovranità finanziaria dell’Europa. Mentre l’euro rappresenta oggi il 20% delle riserve valutarie globali rispetto al 58% del dollaro, vedo in questa iniziativa un passo essenziale verso un sistema multipolare più equilibrato e resiliente.

Taiwan e la minaccia cinese

Dall’estremo Oriente, il Presidente di Taiwan William Lai lancia un avvertimento diretto: la Cina starebbe “accelerando i preparativi militari” per un’eventuale azione di forza. L’obiettivo dell’esercito di Taipei è raggiungere un “elevato livello di prontezza” entro il 2027, data indicata da più parti come possibile finestra temporale per un’invasione. Ritengo che la difesa di una democrazia liberale e vibrante come Taiwan sia una questione che riguarda da vicino anche l’Europa. Le conseguenze di un conflitto sullo stretto di Taiwan sarebbero devastanti per il commercio globale e, di riflesso, per la stabilità delle nostre economie, che dipendono fortemente dalle catene di approvvigionamento tecnologico asiatiche.

Germania: l’epidemia dello stress

Un recente studio della Techniker Krankenkasse, una delle principali assicurazioni sanitarie tedesche, rivela un dato sociale allarmante: circa tre adulti su cinque in Germania percepiscono la vita come più stressante rispetto a 15 o 20 anni fa. Questo dato, a mio parere, non è solo una statistica sulla salute mentale, ma un indicatore della pressione crescente nelle nostre società. In un’economia chiave come quella tedesca, un simile livello di stress diffuso può avere impatti significativi sulla produttività e sul benessere individuale, sollevando interrogativi sul modello di vita e lavoro che stiamo costruendo in Europa.

Un gesto storico a Guernica

Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier sarà il primo capo di Stato della Germania a visitare Guernica, la città basca bombardata dalla Legione Condor tedesca nel 1937, durante la guerra civile spagnola. Questo atto di riconciliazione, compiuto insieme al Re Felipe VI di Spagna, rappresenta un momento di grande valore simbolico. Credo che guardare in faccia i capitoli più bui della nostra storia sia fondamentale per rafforzare le fondamenta della nostra democrazia liberale e per non dimenticare mai gli orrori generati dall’autoritarismo e dal nazionalismo.

Continueremo a monitorare questi ed altri sviluppi chiave nel prossimo numero di The Gist.


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