the Gist View
La Commissione europea ha ufficializzato la retromarcia sul bando totale dei motori a combustione dal 2035: l’obiettivo diventa -90 % di CO₂, con spazio per ibridi e carburanti sintetici. Berlino e Roma, spalleggiate dai grandi costruttori, hanno vinto lo scontro, sostenendo che l’elettrificazione pura non regge davanti a costi elevati, infrastrutture lente e concorrenza cinese sempre più aggressiva. (reuters.com)
Il dietrofront arriva dopo che le immatricolazioni elettriche dell’UE si sono fermate al 16 % nel 2025 (contro il 75 % in Cina) e mentre Ford, GM e Stellantis registrano miliardi di svalutazioni sui programmi EV. La politica industriale europea, nata per «dominare la catena del valore delle batterie», rischia ora di alimentare un doppio paradosso: salvare temporaneamente occupazione domestica, ma aprire più mercato ai veicoli low-cost di Pechino.
Storicamente, ogni transizione tecnologica procede a ondate: i sussidi statunitensi al solare 2011-14 o l’abolizione del piombo in benzina negli anni ’80 mostrarono che la certezza regolatoria conta quanto l’innovazione. Indebolire il target ora può ridurre l’entropia politica, ma aumenta l’incertezza finanziaria per gigafactory e minerarie di litio che avevano pianificato su un phasing-out lineare.
«Senza direzioni chiare i mercati restano ciechi: l’inerzia diventa strategia», avverte l’economista Mariana Mazzucato. In gioco non è solo l’auto, bensì la credibilità dell’Europa sul Green Deal e la sua capacità di dettare standard globali nel prossimo ciclo tecnologico.
The Gist AI Editor
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The Global Overview
La transizione EV frena bruscamente
La spinta globale verso i veicoli elettrici (EV), un tempo considerata inarrestabile, sta incontrando una significativa resistenza da parte del mercato. La crescita globale delle vendite di EV a novembre è rallentata a un modesto 6%, il ritmo più lento da febbraio 2024, con un calo particolarmente drastico del 42% in Nord America in seguito alla scadenza degli incentivi fiscali statunitensi. Dal mio punto di vista, questo non è un fallimento dell’innovazione, ma una correzione di mercato che evidenzia come sussidi e mandati governativi non possano sostenere all’infinito una transizione che non si allinea pienamente con le preferenze dei consumatori e le realtà infrastrutturali.
Le case automobilistiche ricalibrano le strategie
In risposta al rallentamento della domanda e ai segnali politici mutevoli, i principali produttori stanno ricalibrando i loro ambiziosi piani per i veicoli elettrici. Ford ha annunciato la cancellazione di diversi modelli EV, tra cui il pick-up F-150 Lightning, subendo un onere di $19,5 miliardi. Anche General Motors e Volkswagen stanno ridimensionando la produzione e gli investimenti. Questo pragmatico ritorno a modelli ibridi e a combustione interna riflette una realtà che avevo anticipato: le aziende devono rispondere alla domanda effettiva dei consumatori piuttosto che inseguire obiettivi politici.
Giganti dello streaming: la competizione matura
Nel frattempo, il mercato dello streaming video sta entrando in una fase di maturità. Piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video, che detengono una quota di mercato combinata di circa il 43% negli Stati Uniti, si trovano ora a competere in un settore sempre più affollato e sensibile ai prezzi. La crescita dei ricavi globali dello streaming ha superato i $233 miliardi nel 2024, ma la vera sfida ora è la redditività. L’introduzione di piani con pubblicità e la maggiore attenzione alla gestione dei costi sono segnali che il periodo di crescita a ogni costo è terminato, lasciando spazio a una competizione più agguerrita basata sull’efficienza e sul valore reale offerto agli utenti.
Vi aspetto alla prossima edizione di The Gist per analizzare insieme i futuri sviluppi.
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The European Perspective
Il Dilemma Quantistico Europeo
Un nuovo studio rivela una verità scomoda per l’Europa: siamo un hub globale per le tecnologie quantistiche, descritti come “uno dei cluster più densi di aziende quantistiche al mondo”. Tuttavia, ci manca il muscolo finanziario per la fase di “scale-up”, ovvero per trasformare l’innovazione in prodotti di mercato su larga scala, rimanendo indietro negli investimenti. Dal mio punto di vista, questo evidenzia un paradosso tipicamente europeo. Generiamo eccellenza nella ricerca fondamentale, ma poi lottiamo per competere a livello globale. Per liberare questo potenziale, credo sia cruciale attrarre più capitale di rischio e snellire la burocrazia che spesso frena i nostri imprenditori più audaci.
Tesla e la Trappola della Regolamentazione
Nel frattempo, oltreoceano, Tesla si scontra con il Dipartimento dei Trasporti della California. L’azienda rischia una sospensione delle vendite di 30 giorni nel suo più grande mercato statunitense per “marketing ingannevole” sulle capacità di guida autonoma dei suoi veicoli. L’accusa è di aver esagerato le funzionalità dell’Autopilot, ma l’ente regolatore ha concesso 90 giorni per adeguarsi, suggerendo che basterebbero “semplici passi”. Personalmente, vedo questo caso come emblematico della tensione tra innovazione dirompente e apparati statali. Se la tutela del consumatore è fondamentale, mi chiedo se bloccare il mercato sia una risposta proporzionata. Il rischio è che un eccesso di zelo normativo possa, di fatto, rallentare il progresso.
I prossimi sviluppi, come sempre, su The Gist.
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The Data Point
Nei Paesi Bassi si è registrata un’escalation di attacchi con esplosivi, spesso legati a dispute nel mondo della droga e a estorsioni.
Lo scorso anno sono avvenute oltre 1.500 aggressioni con materiale pirotecnico, una media di quattro esplosioni a notte. Il fenomeno coinvolge sempre più spesso giovani e minorenni, reclutati online per compiere attentati.
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The Editor’s Listenings
Zhuli – Escape Room (2025)
Un’evasione sonora cinematografica, questa traccia elettro-pop ipnotica avvolge con synth pulsanti e voci sognanti.
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