Feste ed eccessi: una relazione pericolosa?
Con l’avvicinarsi delle festività, emerge una statistica a dir poco impressionante: durante la cena di Natale si consumano in media 6.000 calorie, il triplo dell’apporto giornaliero raccomandato. Questo dato non è solo un aneddoto curioso, ma il segnale di una dinamica culturale complessa che oscilla tra l’indulgenza festiva e un quasi punitivo rigore post-festività. Da liberale, non posso fare a meno di notare come le nostre scelte individuali, anche quelle a tavola, riflettano un più ampio schema sociale di eccesso seguito da restrizione. Forse, un approccio più equilibrato, basato sulla responsabilità personale durante tutto l’anno, potrebbe essere non solo più salutare ma anche più in linea con un’autentica libertà di scelta, libera da cicli di colpa e castigo.
Abitazioni in Germania: più stato, meno mercato?
In Germania, la Ministra della Giustizia Hubig sta promuovendo un pacchetto di leggi per rendere gli alloggi più accessibili, con l’intenzione di limitare l’aumento degli affitti indicizzati all’inflazione. Sebbene l’obiettivo di “non rendere l’abitazione un bene di lusso” sia condivisibile, trovo che la soluzione proposta rischi di creare più problemi di quanti ne risolva. Interventi di questo tipo sul mercato, pur partendo da buone intenzioni, spesso de-incentivano gli investimenti privati nel settore immobiliare, riducendo l’offerta a lungo termine e, paradossalmente, alimentando proprio quella crisi che si vorrebbe combattere. La storia economica ci insegna che calmierare i prezzi raramente funziona come previsto; forse sarebbe più saggio esplorare soluzioni che stimolino la costruzione di nuove abitazioni.
Prevedere le recessioni con l’intelligenza artificiale
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) sta esplorando metodi di machine learning per prevedere le recessioni economiche, un’iniziativa che accolgo con grande interesse. L’approccio sfrutta la “saggezza della folla”, analizzando una vasta gamma di indicatori. Per le previsioni a breve termine, l’impulso economico attuale si rivela cruciale. Tuttavia, per orizzonti più lunghi, sono le variabili del ciclo finanziario, come il credito e i prezzi delle case, a offrire gli indizi più affidabili. Questo tipo di analisi basata sui dati è fondamentale. Potrebbe fornire ai mercati e ai governi segnali tempestivi, permettendo aggiustamenti proattivi anziché reazioni tardive e spesso dannose a crisi già in atto, promuovendo così una maggiore stabilità economica.
Dialogo con la Russia: un’opzione sul tavolo?
Il Cremlino ha segnalato la disponibilità del presidente Putin a dialogare con il presidente francese Macron, a condizione che vi sia una “reciproca volontà politica”. Questo spiraglio diplomatico emerge in un contesto di tensioni persistenti. Se da un lato il dialogo è sempre preferibile allo scontro, dall’altro non possiamo ignorare la realtà di un conflitto in corso. Un eventuale colloquio dovrebbe essere affrontato con estremo pragmatismo, senza ingenuità, tenendo saldi i principi della democrazia liberale e del diritto internazionale. A mio avviso, l’Europa deve parlare con una voce sola e forte, utilizzando ogni canale diplomatico possibile senza però cedere su quei valori che definiscono la nostra stessa identità.
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