The European Perspective
Eclipse economy
Il governo spagnolo ha istituito una cabina di regia che coinvolge 13 ministeri per gestire i tre rari eclissi solari totali del 2026-28. Madrid prevede afflussi superiori ai 5 milioni di visitatori – l’equivalente di un piccolo “Mondiale” – con ricadute potenziali di 1,3 miliardi di euro secondo l’Istituto di Turismo. Capisco la necessità di coordinamento su trasporti e sicurezza, ma quando lo Stato assume compiti di agenzia di viaggi rischia di comprimere l’iniziativa privata proprio mentre start-up di astroturismo e hotellerie sperano di fiorire.
Linea del fronte
Droni ucraini hanno colpito la regione russa di Rostov uccidendo un civile e incendiando la stazione di Salsk, confermano sia ZDF sia Le Monde. L’attacco arriva a 29 mesi dall’invasione e segnala la crescente capacità di Kiev di proiettare forza oltre confine. Per i bilanci europei significa ulteriori pressioni sulla spesa per difesa: la NATO richiede il 2 % del PIL, l’Italia è al 1,5 %, la Germania si avvicina solo ora alla soglia. Più che slogan, si tratta di scegliere tra welfare e deterrenza.
Pechino sott’acqua, catene globali in bilico
Le piogge “estremamente forti” hanno causato 30 morti e sfollato 80 332 persone nell’area metropolitana di Pechino; 130 villaggi sono senza elettricità e decine di arterie logistiche restano chiuse. Ogni blocco di tre giorni nella capitale cinese rallenta in media dell’1 % il traffico marittimo sui porti di Tianjin, secondo dati Clarkson. Per le PMI europee che dipendono da componentistica asiatica, queste interruzioni equivalgono a tempi di consegna allungati di due-tre settimane e costi di magazzino in rialzo. Diversificare appare meno uno slogan e più un’assicurazione.
Triangolo Washington-Pechino-Pyongyang
Donald Trump nega di cercare un vertice con Xi ma conferma “un invito aperto”; intanto Kim Yo-jong definisce “non cattivi” i rapporti fra Kim e lo stesso Trump pur chiudendo alla denuclearizzazione. Il segnale è chiaro: stabilità tattica senza concessioni strategiche. Per l’Europa, che già paga il 43 % in più per il GNL rispetto alla media 2021, un’escalation in Asia significherebbe concorrenza ancora più agguerrita sulle forniture di energia e difesa.
Teniamo il radar acceso: altre variabili geopolitiche in arrivo nella prossima edizione di The Gist.
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