The European Perspective
Pragmatismo in tempo di guerra
L’Ucraina sta ricorrendo a misure straordinarie per sostenere il proprio sforzo bellico. Trovo incredibilmente eloquente il dato secondo cui una legge di amnistia ha convinto oltre 29.000 soldati, che avevano precedentemente abbandonato le proprie unità, a rientrare in servizio tra la fine del 2024 e l’agosto del 2025. Questa mossa, che garantisce l’immunità dalla pena per i disertori alla prima offesa che si riconsegnano volontariamente, evidenzia un approccio pragmatico alla gestione delle risorse umane in una guerra di logoramento. A mio avviso, questa è la cruda realtà di un paese che lotta per la propria sopravvivenza, costretto a bilanciare la disciplina militare con la necessità impellente di avere uomini al fronte.
Un laboratorio liberale nel Mezzogiorno
In Italia, osservo con interesse l’esperimento della ZES Unica, la Zona Economica Speciale che unifica tutto il Mezzogiorno sotto un unico regime di agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche per le imprese. Invece di micro-zone frammentate, si è creata un’unica area per attrarre investimenti. L’obiettivo è chiaro: rendere il Sud competitivo, stimolando l’imprenditoria tramite crediti d’imposta su beni strumentali e alleggerendo il peso della burocrazia. È un tentativo di applicare su vasta scala i principi di libertà economica che spesso vediamo funzionare in aree più circoscritte. Il successo di questa iniziativa potrebbe offrire un modello per altre regioni europee in difficoltà.
Allarme climatico, la risposta è l’innovazione
I dati provenienti dall’Australia sulla Grande Barriera Corallina sono un monito impossibile da ignorare. Un rapporto governativo parla del più grande sbiancamento mai osservato, causato da “livelli di stress termico senza precedenti”. Studi scientifici indicano che fino all’80% delle colonie di corallo sono state colpite dallo sbiancamento nel corso del 2024, con tassi di mortalità che hanno raggiunto il 95% per alcune specie. Di fronte a un’evidenza così schiacciante, la tentazione di invocare soluzioni dirigiste è forte. Credo però che la risposta più efficace risieda nell’innovazione tecnologica e in meccanismi di mercato che premino la sostenibilità, piuttosto che in una regolamentazione soffocante che potrebbe frenare il progresso.
Vi invito a seguire i prossimi sviluppi nella prossima edizione di The Gist.
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