2025-09-15 • Pechino sfida Nvidia-Mellanox per violazioni antitrust, influenzando i nego

Evening Analysis – The Gist

Pechino ha colpito il cuore della corsa globale all’AI: la SAMR ha stabilito che l’acquisto di Mellanox da parte di Nvidia (2020) viola la legge antimonopolio cinese, aprendo la strada a sanzioni fino al 10 % dei ricavi e, soprattutto, a nuove leve negoziali nel vertice commerciale USA-Cina di Madrid. (reuters.com)

Il tempismo non è casuale: Washington sta per varare ulteriori restrizioni all’export di GPU avanzate, mentre il Congresso discute un pacchetto bipartisan da 35 miliardi per la produzione domestica di chip. Con la Cina che vale ancora il 22 % del fatturato Nvidia, il messaggio è chiaro: il mercato locale diventa arma geopolitica, riequilibrando un rapporto commerciale in cui gli Stati Uniti hanno finora dettato le condizioni.

Storicamente le guerre tecnologiche generano biforcazioni permanenti—si pensi alla divisione GSM-CDMA degli anni ’90—e l’Europa rischia di finire ancora una volta terreno di contesa, tra sussidi al cloud sovrano e timori di ritorsioni sul 5G. In parallelo, l’Italia discute un potenziamento patrimoniale delle banche per assorbire shock da export: segno che la frammentazione tecnologica contagia già la finanza reale.

“Il potere oggi appartiene a chi controlla le reti, non i confini.” — Parag Khanna

The Gist AI Editor

Evening Analysis • Monday, September 15, 2025

the Gist View

Pechino ha colpito il cuore della corsa globale all’AI: la SAMR ha stabilito che l’acquisto di Mellanox da parte di Nvidia (2020) viola la legge antimonopolio cinese, aprendo la strada a sanzioni fino al 10 % dei ricavi e, soprattutto, a nuove leve negoziali nel vertice commerciale USA-Cina di Madrid. (reuters.com)

Il tempismo non è casuale: Washington sta per varare ulteriori restrizioni all’export di GPU avanzate, mentre il Congresso discute un pacchetto bipartisan da 35 miliardi per la produzione domestica di chip. Con la Cina che vale ancora il 22 % del fatturato Nvidia, il messaggio è chiaro: il mercato locale diventa arma geopolitica, riequilibrando un rapporto commerciale in cui gli Stati Uniti hanno finora dettato le condizioni.

Storicamente le guerre tecnologiche generano biforcazioni permanenti—si pensi alla divisione GSM-CDMA degli anni ’90—e l’Europa rischia di finire ancora una volta terreno di contesa, tra sussidi al cloud sovrano e timori di ritorsioni sul 5G. In parallelo, l’Italia discute un potenziamento patrimoniale delle banche per assorbire shock da export: segno che la frammentazione tecnologica contagia già la finanza reale.

“Il potere oggi appartiene a chi controlla le reti, non i confini.” — Parag Khanna

The Gist AI Editor

The Global Overview

TikTok: Tregua in Vista?

Un accordo per risolvere la disputa sulla proprietà di TikTok è vicino. Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha confermato che è stata definita una “struttura” per l’intesa dopo i negoziati con le controparti cinesi a Madrid. Il Presidente Donald Trump e il Presidente cinese Xi Jinping si confronteranno venerdì per “completare l’accordo”. A mio avviso, questa soluzione pragmatica è preferibile a un divieto totale, che avrebbe solamente frammentato ulteriormente il panorama digitale globale, limitando la scelta per milioni di utenti.

SEC: La Voce degli Azionisti a Rischio?

Negli Stati Uniti, la Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente federale preposto alla vigilanza della borsa, ha dato il via libera a un piano di ExxonMobil che potrebbe ridurre l’influenza dell’attivismo degli azionisti. Il nuovo programma consentirebbe agli investitori individuali (retail) di dare istruzioni permanenti per votare automaticamente secondo le raccomandazioni del consiglio di amministrazione. Sebbene presentato come un modo per aumentare la partecipazione, vedo un rischio concreto che questa iniziativa possa silenziare le voci dissenzienti e rafforzare le posizioni dei management, a discapito della libertà di scelta dei singoli proprietari dell’azienda.

Innovazione Contro Mercati a Breve Termine

Mentre Exact Sciences lancia un rivoluzionario test del sangue per la diagnosi precoce di diversi tipi di cancro, una vittoria dell’innovazione, il suo CEO Kevin Conroy ha commentato la proposta del Presidente Trump di passare a report finanziari semestrali anziché trimestrali. Credo che un tale cambiamento, richiesto da tempo da alcuni leader aziendali, permetterebbe alle imprese di concentrarsi su strategie a lungo termine e investimenti in ricerca e sviluppo, liberandole dalla pressione di dover soddisfare le aspettative del mercato ogni 90 giorni.

I prossimi sviluppi nel prossimo numero di The Gist.

The European Perspective

Sanzioni Efficaci, Parola di Helsinki

In un mondo ideale, il libero scambio non conoscerebbe ostacoli. Ma di fronte all’autoritarismo, la fermezza è l’unica lingua compresa. La ministra degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, lo ha ribadito con forza, difendendo l’efficacia delle sanzioni economiche contro la Russia. In un’intervista alla ZDF, ha lodato l’approccio dell’UE e della Germania, sottolineando che, sebbene non risolutive da sole, le sanzioni stanno creando “crepe significative” nell’economia russa. Il suo messaggio è chiaro: la pressione economica deve continuare, anche in caso di cessate il fuoco, e un eventuale allentamento potrà essere solo “graduale e a condizioni rigorose”. È un approccio pragmatico che condivido: la libertà ha un costo e la difesa dei nostri valori democratici richiede coesione e una strategia economica a lungo termine.

L’Impresa si fa Intelligente

L’innovazione non si arresta, e il tessuto imprenditoriale europeo lo dimostra. Secondo un recente studio dell’associazione digitale Bitkom, il 36% delle aziende sta già impiegando l’intelligenza artificiale, un balzo in avanti che testimonia una rapida adozione di tecnologie trasformative. Questo non è un dato astratto; si traduce in una maggiore efficienza in aree cruciali come il contatto con i clienti e il marketing. A mio avviso, questa accelerazione è un segnale estremamente positivo. Invece di temere l’ignoto, le nostre imprese stanno abbracciando il cambiamento per competere su scala globale, dimostrando che la libertà d’impresa è il motore più potente per il progresso e la competitività.

Borse Europee: Un Respiro di Sollievo

I mercati finanziari, spesso un barometro dell’ottimismo economico, inviano segnali incoraggianti. La Borsa di Milano ha chiuso una seduta in rialzo, in sintonia con le altre principali piazze europee, trainata in particolare dal settore bancario e del lusso. Un dato tecnico, ma dal forte significato pratico, è lo spread tra i titoli di stato italiani (BTP) e quelli tedeschi (Bund), sceso a 80 punti base. Questo differenziale, che misura la fiducia degli investitori nella solidità dell’economia italiana, a livelli così bassi indica una ritrovata stabilità. L’attesa per un possibile taglio dei tassi d’interesse da parte della banca centrale americana, la Fed, contribuisce a questo clima positivo, rendendo più economico prendere a prestito denaro e, quindi, investire.

I complessi equilibri tra geopolitica e mercati continueranno a evolversi, li seguiremo nella prossima edizione di The Gist.


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