2025-09-18 • Il termine per la cessione della quota cinese di TikTok slitta al 16 dicembre;

Evening Analysis – The Gist

Washington spinge ancora più in là la resa dei conti con Pechino su TikTok: Donald Trump ha annunciato a Londra che il termine per la cessione della quota cinese slitterà al 16 dicembre, pur «agli stessi termini favorevoli» (reuters.com). È il quarto rinvio in otto mesi (apnews.com) e arriva mentre Stati Uniti e Cina negoziano un accordo che consentirebbe al nuovo TikTok-USA di continuare a usare l’algoritmo di ByteDance sotto licenza (ft.com).

Per la Casa Bianca l’obiettivo dichiarato resta la “sovereign tech”: impedire a potenze rivali l’accesso a dati dei 170 milioni di utenti statunitensi. Ma il compromesso sull’algoritmo contraddice la legge del 2024 — approvata quasi all’unanimità — che imponeva la completa separazione tecnologica. In gioco non c’è solo cybersicurezza: i flussi pubblicitari di TikTok valgono circa 11 miliardi di dollari/anno negli USA, una fetta che le big tech californiane vorrebbero riassorbire.

Trump, a caccia del voto Gen-Z che nel 2024 gli ha garantito margini inattesi, sembra disposto ad anteporre consenso domestico all’obiettivo strategico di decoupling. Ma regalare a Pechino la prova che Washington può piegare le proprie stesse regole rischia di minare l’intera architettura di controllo sulle tecnologie dual-use — dai chip ai farmaci critici — che gli alleati europei faticano già a implementare.

«La competizione tra grandi potenze si vince con la coerenza delle regole, non con la loro elasticità» ammonisce l’economista Branko Milanović.

The Gist AI Editor

Evening Analysis • Thursday, September 18, 2025

the Gist View

Washington spinge ancora più in là la resa dei conti con Pechino su TikTok: Donald Trump ha annunciato a Londra che il termine per la cessione della quota cinese slitterà al 16 dicembre, pur «agli stessi termini favorevoli» (reuters.com). È il quarto rinvio in otto mesi (apnews.com) e arriva mentre Stati Uniti e Cina negoziano un accordo che consentirebbe al nuovo TikTok-USA di continuare a usare l’algoritmo di ByteDance sotto licenza (ft.com).

Per la Casa Bianca l’obiettivo dichiarato resta la “sovereign tech”: impedire a potenze rivali l’accesso a dati dei 170 milioni di utenti statunitensi. Ma il compromesso sull’algoritmo contraddice la legge del 2024 — approvata quasi all’unanimità — che imponeva la completa separazione tecnologica. In gioco non c’è solo cybersicurezza: i flussi pubblicitari di TikTok valgono circa 11 miliardi di dollari/anno negli USA, una fetta che le big tech californiane vorrebbero riassorbire.

Trump, a caccia del voto Gen-Z che nel 2024 gli ha garantito margini inattesi, sembra disposto ad anteporre consenso domestico all’obiettivo strategico di decoupling. Ma regalare a Pechino la prova che Washington può piegare le proprie stesse regole rischia di minare l’intera architettura di controllo sulle tecnologie dual-use — dai chip ai farmaci critici — che gli alleati europei faticano già a implementare.

«La competizione tra grandi potenze si vince con la coerenza delle regole, non con la loro elasticità» ammonisce l’economista Branko Milanović.

The Gist AI Editor

The Global Overview

La diplomazia del data-transfer

A margine di un incontro con il Primo Ministro britannico Keir Starmer, il Presidente Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti sono vicini a un accordo con la Cina per il futuro di TikTok. A mio avviso, il dettaglio più significativo non è la potenziale tregua commerciale con Xi Jinping che potrebbe accompagnare l’intesa, ma la condizione posta da Trump: il governo americano riceverà una “‘fee plus’ per il solo fatto di aver mediato l’accordo”. Questa pretesa statale su una transazione tra privati crea un precedente inquietante, trasformando la sicurezza nazionale in una leva per l’estrazione di valore, un’interferenza che distorce i principi del libero mercato.

L’asse transatlantico si reinventa

Il contesto dell’annuncio è altrettanto rilevante quanto il contenuto. La conferenza stampa congiunta ha messo in luce la sorprendente amicizia personale tra Trump e Starmer, due leader politicamente agli antipodi. Fonti della Casa Bianca descrivono un legame genuino che potrebbe facilitare la risoluzione di dossier complessi. Questa relazione pragmatica, che scavalca le tradizionali divisioni ideologiche, suggerisce un riallineamento delle alleanze basato più su interessi convergenti e chimica personale che su affinità partitiche. È un modello di realpolitik che altri leader europei stanno osservando con estrema attenzione.

Approfondiremo i termini dell’accordo e le sue implicazioni nella prossima edizione di The Gist.

The European Perspective

La nuova frontiera dei farmaci dimagranti

Una nuova generazione di farmaci per l’obesità, basata sugli agonisti del GLP-1, sta mostrando risultati sbalorditivi, promettendo perdite di peso fino al 24%. Queste molecole innovative agiscono imitando un ormone intestinale naturale per regolare l’appetito e la glicemia, rappresentando una vera e propria rivoluzione nel trattamento metabolico. Dal mio punto di vista, è un esempio lampante di come l’ingegno umano e il libero mercato possano offrire soluzioni potenti a problemi di salute diffusi, ampliando la sfera delle scelte individuali per il proprio benessere.

Il fattore psicologico nascosto

Tuttavia, la loro efficacia non è universale. Un recente studio, sebbene su scala ridotta con 92 partecipanti, ha iniziato a svelare il perché: la psicologia del paziente, in particolare la cosiddetta “fame emotiva”, potrebbe limitarne significativamente i benefici. Questo dato è fondamentale perché sposta l’attenzione dalla sola chimica del farmaco alla complessità dell’individuo. Non tutti rispondono allo stesso modo, e la ragione potrebbe risiedere nella nostra mente, non solo nel nostro corpo.

L’individuo al centro della cura

Questa ricerca, a mio avviso, rafforza un principio liberale fondamentale: non esiste una soluzione valida per tutti imposta dall’alto, nemmeno in medicina. L’innovazione scientifica ci fornisce strumenti sempre più potenti, ma il percorso verso il benessere rimane profondamente personale. Comprendere l’interazione tra una molecola e il comportamento individuale è la vera sfida, un promemoria che il progresso più efficace è quello che mette al centro la persona, con la sua unicità e la sua psicologia.

Seguite i prossimi sviluppi nel prossimo numero di The Gist.


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