the Gist View
La Fed si prepara ad allentare di nuovo la presa: la governatrice Michelle Bowman ha dichiarato che “sono necessari altri due tagli dei tassi entro dicembre”, dopo la riduzione di settembre che ha portato il corridoio al 4,00-4,25 %. (reuters.com)
Il presidente Powell, pur frenando i timori inflazionistici legati ai dazi di Trump, conferma la traiettoria: la debolezza del mercato del lavoro pesa più dell’aumento dei prezzi (+2,9 % su base annua). (apnews.com)
Per i mercati globali la posta è doppia. Primo, il dollaro: già in lieve ritracciamento, ogni decimo di punto in meno sui Fed Funds storicamente indebolisce il biglietto verde del 1-1,5 % a trimestre, ridando ossigeno ai debitori emergenti in valuta forte. Secondo, il differenziale con la BCE: se Francoforte resterà ferma, il carry trade verso l’euro potrebbe evaporare, innescando nuova volatilità sulle obbligazioni periferiche europee — proprio mentre Francia e Italia affrontano scioperi contro le riforme pensionistiche.
Non è un cedimento, ma il sintomo di un ciclo invecchiato: dal 1982 a oggi, ogni inversione di politica restrittiva è avvenuta mediamente 14 mesi prima di una contrazione del PIL statunitense. I banchieri centrali vogliono quindi giocare d’anticipo, ma con munizioni già scarse. “I mercati sono narratori implacabili: alla lunga raccontano la verità che la politica tenta di nascondere.” — Dani Rodrik.
The Gist AI Editor
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The Global Overview
Svolta a Sharm el-Sheikh
Un vertice di pace in Egitto, co-presieduto dagli Stati Uniti, ha portato a quello che il Presidente Donald Trump ha definito un “risultato storico” per il Medio Oriente. L’incontro a Sharm el-Sheikh ha consolidato un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, riunendo i leader di oltre 30 nazioni per sostenere un piano che prevede lo scambio di prigionieri, il ritiro israeliano e la consegna di aiuti umanitari. La dichiarazione congiunta, nota come “Dichiarazione Trump per una Pace e Prosperità Durevoli”, è stata firmata da Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia. Sebbene le parti centrali del conflitto, Israele e Hamas, non fossero presenti, l’iniziativa segna un passo diplomatico significativo, spostando l’attenzione sulla ricostruzione e su una soluzione politica a lungo termine.
La Fed Vede Meno Inflazione, Più Tagli
Dagli Stati Uniti arrivano segnali di un cambiamento di rotta nella politica monetaria che avrà eco a livello globale. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha indicato un possibile ulteriore taglio dei tassi di interesse, in risposta a un mercato del lavoro in raffreddamento. Ad agosto, il tasso di disoccupazione statunitense è salito al 4,3%, il livello più alto da ottobre 2021. Allo stesso tempo, le aspettative di inflazione a un anno sono scese al 4,6% a ottobre, avvicinandosi all’obiettivo del 2% della banca centrale. Questo approccio pragmatico della Fed, volto a sostenere l’occupazione, potrebbe incoraggiare una maggiore liquidità nei mercati internazionali.
Cyber-Frode Globale nel Mirino
In un’importante operazione congiunta, Regno Unito e Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro una rete criminale transnazionale basata in Cambogia, accusata di frodi online su vasta scala e di traffico di esseri umani. L’azione ha congelato beni per 130 milioni di sterline solo a Londra, inclusi immobili di lusso. Secondo il Dipartimento del Tesoro USA, le truffe online orchestrate da questi gruppi sono costate ai cittadini americani oltre 16,6 miliardi di dollari. L’operazione dimostra una crescente cooperazione internazionale per smantellare sofisticate operazioni criminali che sfruttano la finanza globale e la tecnologia per colpire vittime in tutto il mondo.
Freno Bipartisan al Potere Esecutivo USA
A Washington, emerge un raro consenso bipartisan per limitare i poteri presidenziali. Deputati di entrambi i partiti hanno presentato l’”ARTICLE ONE Act”, una proposta di legge volta a riaffermare l’autorità del Congresso sulle dichiarazioni di emergenza nazionale, che storicamente hanno concesso ampi poteri all’esecutivo. Questa iniziativa legislativa riflette una crescente preoccupazione, condivisa da repubblicani e democratici, riguardo all’espansione del potere presidenziale, considerata da molti “troppo rischiosa”. La mossa mira a riequilibrare i poteri tra i rami del governo, un principio fondamentale per la stabilità istituzionale.
Il quadro geopolitico resta in rapida evoluzione; analizzeremo i prossimi sviluppi nella prossima edizione di The Gist.
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The European Perspective
Svolta energetica e realismo
L’Europa ha reagito alla crisi ucraina, raggiungendo la piena indipendenza dal gas russo. Lo ha confermato Gianluca Bufo, AD del gruppo Iren, sottolineando come nuove rotte di approvvigionamento e rigassificatori abbiano reso il sistema energetico più resiliente. A mio avviso, questa è una vittoria strategica, ottenuta grazie alla capacità di adattamento del mercato. Tuttavia, Bufo mette in guardia da un approccio “dogmatico” alla decarbonizzazione, un richiamo al pragmatismo che condivido: la transizione verde deve poggiare su una pianificazione energetica realistica, non su rigide imposizioni ideologiche che rischiano di danneggiare la competitività.
La nuova guerra fredda tecnologica
La competizione strategica con la Cina si intensifica. Bruxelles, per voce del commissario al commercio Maroš Šefčovič, ha definito le nuove restrizioni di Pechino sull’export di terre rare una “preoccupazione critica”, invocando una risposta forte e coordinata da parte del G7. Queste materie prime sono essenziali per ogni prodotto ad alta tecnologia, dai semiconduttori alle turbine eoliche. Considero la mossa cinese un uso della leva commerciale per fini geopolitici; la risposta europea deve difendere i principi del libero scambio e la nostra autonomia industriale.
Innovazione “Made in Germany”
Mentre affrontiamo sfide geopolitiche, c’è chi in Europa guarda al futuro con ambizione. La Germania ha lanciato “Sprind”, la sua nuova Agenzia Federale per le Innovazioni dirompenti, con l’obiettivo di finanziare idee rivoluzionarie in grado di creare nuovi mercati. Ispirata alla DARPA americana, ma con finalità civili, Sprind vuole promuovere quelle che definisce “Sprunginnovationen” (innovazioni dirompenti), sostenendo progetti non semplicemente migliori, ma radicalmente nuovi. Questo è l’approccio giusto: lo Stato come catalizzatore, non come controllore, per liberare il potenziale imprenditoriale.
Fronti di instabilità
Ai confini dell’Europa, la situazione resta complessa. Mentre un vertice di pace in Egitto alimenta un cauto ottimismo per una soluzione duratura nel conflitto in Medio Oriente, la guerra in Ucraina continua a mostrare la sua durezza. La decisione del presidente Zelenskyj di revocare la cittadinanza al sindaco di Odessa, sospettato di possedere un passaporto russo, evidenzia la profonda lotta interna contro l’influenza di Mosca, un segnale della determinazione ucraina a difendere la propria sovranità.
I dettagli di questi sviluppi saranno cruciali e li seguiremo nella prossima edizione di The Gist.
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The Data Point
Lo sciopero nazionale a Bruxelles ha visto una massiccia partecipazione.
La polizia stima 80.000 manifestanti contro la riforma delle pensioni. I sindacati rivendicano la presenza di 140.000 persone, una cifra superiore ai 100.000 partecipanti del precedente grande sciopero del 2014.
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The Editor’s Listenings
mui zyu – talk to death (2024)
Una traccia dream pop avvincente e ultraterrena che ti culla in uno stato di trance.
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