Ventilate Minacce Commerciali sull’Atlantico
Dagli Stati Uniti, il presidente Trump minaccia di imporre dazi alla Spagna qualora non si allineasse all’obiettivo di spesa per la difesa del 5% del PIL, un target proposto in ambito NATO che Madrid non ha sottoscritto. La reazione di Bruxelles è stata immediata: la politica commerciale è competenza esclusiva dell’Unione Europea, che “risponderà in modo appropriato” a qualsiasi misura contro uno Stato membro. A mio avviso, questa dinamica evidenzia la perenne tensione tra sovranità nazionale e accordi sovranazionali. Se da un lato l’azione collettiva dell’UE può fungere da scudo contro politiche protezionistiche dannose, dall’altro accentua la mia personale diffidenza verso un potere eccessivamente centralizzato.
Stabilità Energetica, Respiro per l’Innovazione
Sul fronte economico, registro una stabilità confortante sul mercato del gas. I future sul TTF di Amsterdam, il principale indice di riferimento per il gas naturale in Europa, si assestano intorno ai 31-32 euro per megawattora. Questo dato non è un semplice numero per addetti ai lavori: significa prevedibilità dei costi energetici per le nostre imprese, dalle manifatture alle startup tecnologiche. Un’energia a prezzi stabili è il fondamento su cui si possono costruire piani di investimento a lungo termine, liberando risorse per la ricerca e lo sviluppo anziché per la gestione delle emergenze. È un prerequisito essenziale per la prosperità e l’innovazione.
Diritti Individuali Sotto Accusa
Ha suscitato un forte dibattito la notizia dell’attivista svedese Greta Thunberg, la quale, in seguito al suo arresto su una flottiglia diretta a Gaza, ha accusato i soldati israeliani di abusi fisici. Le testimonianze parlano di percosse e umiliazioni, accuse che Israele ha definito “menzogne sfacciate”. Al di là delle specifiche responsabilità, che andranno accertate, questo episodio, dal mio punto di vista, solleva una questione fondamentale sul rapporto tra l’individuo e il potere statale, specie in contesti di alta tensione. La tutela dei diritti umani fondamentali di ogni singola persona deve rimanere un principio non negoziabile per qualsiasi democrazia liberale.
Integrazione e Mercato: i Dati Parlano
Un segnale incoraggiante arriva dal mercato del lavoro tedesco, dove l’integrazione dei rifugiati ucraini mostra progressi notevoli. Secondo l’Istituto per la Ricerca sul Mercato del Lavoro e l’Occupazione di Norimberga (IAB), la quota di occupati ucraini si è triplicata in due anni, raggiungendo lo 0,6% della forza lavoro totale entro la fine del 2024. Questo dato, a mio parere, smentisce molti pregiudizi e dimostra la capacità di assorbimento di un mercato del lavoro flessibile. È la prova concreta di come la libertà di movimento e l’opportunità di lavorare non solo favoriscano l’autosufficienza individuale, ma portino anche benefici tangibili all’economia nel suo complesso.
Vi invito a seguirmi nella prossima edizione di The Gist per analizzare insieme i futuri sviluppi.
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