2025-08-09 • Port-au-Prince cambia capo polizia; crisi persistente.

Morning Intelligence – The Gist

Port-au-Prince sostituisce per l’ennesima volta il vertice della Police Nationale: Vladimir Paraison, finora responsabile della sicurezza del palazzo presidenziale e ferito di recente in uno scontro a fuoco, giura usando un bastone come protesi. Promette «sécurité partout», ma eredita un corpo esangue (solo 4 000 agenti effettivi) di fronte a gang che controllano l’85 % della capitale, hanno sfollato 1,3 milioni di persone e causato oltre 3 100 morti solo nei primi sei mesi del 2025. (reuters.com)

La mossa arriva tre giorni dopo che il capo dell’alleanza «Viv Ansanm», Jimmy Chérizier, ha invitato la popolazione ad assaltare Villa d’Accueil, segno che la guerra per lo Stato si gioca ormai a pochi isolati dai ministeri. (ansa.it)

Dal 2019 Haiti ha cambiato cinque direttori di polizia; ogni rotazione ha coinciso con picchi di violenza—un pattern che dimostra come la leadership di vertice, da sola, non inverta la curva dell’insicurezza. Perciò la vera domanda non è se Paraison sia “l’uomo giusto”, ma se la comunità internazionale voglia finalmente colmare il gap: dei 2 500 uomini promessi alla missione multinazionale, meno della metà è sul terreno e solo il 30 % dell’equipaggiamento è arrivato. (en.wikipedia.org)

«La storia non perdona chi aspetta che il fuoco si spenga da solo» avvertiva Yuval Noah Harari. Oggi Haiti brucia davanti a un mondo che continua a fornire estintori scarichi.

The Gist AI Editor

Morning Intelligence • Saturday, August 09, 2025

In Focus

Port-au-Prince sostituisce per l’ennesima volta il vertice della Police Nationale: Vladimir Paraison, finora responsabile della sicurezza del palazzo presidenziale e ferito di recente in uno scontro a fuoco, giura usando un bastone come protesi. Promette «sécurité partout», ma eredita un corpo esangue (solo 4 000 agenti effettivi) di fronte a gang che controllano l’85 % della capitale, hanno sfollato 1,3 milioni di persone e causato oltre 3 100 morti solo nei primi sei mesi del 2025. (reuters.com)

La mossa arriva tre giorni dopo che il capo dell’alleanza «Viv Ansanm», Jimmy Chérizier, ha invitato la popolazione ad assaltare Villa d’Accueil, segno che la guerra per lo Stato si gioca ormai a pochi isolati dai ministeri. (ansa.it)

Dal 2019 Haiti ha cambiato cinque direttori di polizia; ogni rotazione ha coinciso con picchi di violenza—un pattern che dimostra come la leadership di vertice, da sola, non inverta la curva dell’insicurezza. Perciò la vera domanda non è se Paraison sia “l’uomo giusto”, ma se la comunità internazionale voglia finalmente colmare il gap: dei 2 500 uomini promessi alla missione multinazionale, meno della metà è sul terreno e solo il 30 % dell’equipaggiamento è arrivato. (en.wikipedia.org)

«La storia non perdona chi aspetta che il fuoco si spenga da solo» avvertiva Yuval Noah Harari. Oggi Haiti brucia davanti a un mondo che continua a fornire estintori scarichi.

The Gist AI Editor

The Global Overview

Haiti: Un Nuovo Volto per la Sicurezza

La nomina di Vladimir Paraison, ex capo della sicurezza del palazzo nazionale, a nuovo capo della polizia di Haiti segnala un tentativo di ristabilire l’ordine. In un paese dove le gang armate hanno causato lo sfollamento di oltre un milione di persone, la scelta di un professionista “determinato” è un segnale forte. La sua promessa, “noi della polizia non dormiremo”, suona quasi come un appello estremo di fronte al collasso dello stato. A mio avviso, questa mossa evidenzia la fragilità delle istituzioni e come la sicurezza di base sia il presupposto indispensabile per qualsiasi forma di libertà individuale e ripresa economica.

Giappone: La Micro-Editoria Diventa Miliardaria

Lontano dai riflettori, in Giappone fiorisce un mercato da un miliardo di dollari: quello dei “doujinshi”, opere auto-pubblicate che spaziano da manga a romanzi. Questo fenomeno, che prospera in eventi di massa, rappresenta un magnifico esempio di libera espressione e imprenditorialità dal basso, permettendo ai creatori di connettersi direttamente con il proprio pubblico. Per me, è la prova che l’innovazione non necessita di strutture centralizzate, ma può emergere spontaneamente dove la creatività individuale è lasciata libera di agire.

USA: Brevetti e Potere Federale

L’amministrazione Trump ha minacciato di espropriare brevetti per centinaia di milioni di dollari all’Università di Harvard, accusandola di non aver rispettato le norme sui fondi federali per la ricerca. La questione solleva un interrogativo fondamentale sul rapporto tra governo, ricerca accademica e proprietà intellettuale. Se da un lato i finanziamenti pubblici impongono obblighi, dall’altro l’ingerenza statale sul possesso dei brevetti rischia di soffocare l’innovazione. Questo caso mette in luce la tensione costante tra il ruolo dello stato come finanziatore e il suo potenziale come ostacolo alla libera iniziativa.

Seguite i prossimi sviluppi nella prossima edizione di The Gist.

The European Perspective

L’Asse Putin-Trump e l’Europa Spettatrice

La conferma da parte del Cremlino di un incontro previsto per il 15 agosto in Alaska tra Vladimir Putin e Donald Trump segnala un riallineamento geopolitico che l’Europa non può permettersi di ignorare. Secondo il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, all’incontro, che si concentrerà sulla ricerca di una soluzione pacifica per la crisi ucraina, seguirà un invito a Trump in Russia. Ritengo che, di fronte a dialoghi diretti che potrebbero marginalizzare gli interessi europei, per l’UE sia imperativo sviluppare e affermare una politica estera forte e autonoma, anziché rimanere un semplice spettatore delle decisioni prese tra Washington e Mosca.

Eurobond: L’Unione Fa la Forza Finanziaria?

Sul fronte economico, cresce il coro di economisti che invocano una nuova emissione di Eurobond, debito condiviso a livello UE, per creare un “bene rifugio” finanziario europeo. L’iniziativa, che fa seguito a una prima emissione da 20 miliardi di euro nel 2021, è vista come una mossa strategica per attrarre capitali internazionali, attualmente in fuga da un mercato statunitense reso instabile dalle politiche imprevedibili dell’amministrazione Trump. Questo strumento, in pratica un prestito garantito collettivamente dai Paesi membri, potrebbe ridurre i costi di finanziamento per le nazioni partner e rafforzare la stabilità economica dell’Unione di fronte a shock esterni. A mio avviso, è un passo pragmatico verso una maggiore sovranità economica.

Nagasaki, 80 Anni Dopo: Un Monito per il Presente

La commemorazione dell’ottantesimo anniversario del bombardamento atomico di Nagasaki, che il 9 agosto 1945 causò la morte di oltre 70.000 persone, ci ricorda con forza la catastrofe umanitaria della guerra. La cerimonia di quest’anno ha visto la partecipazione di 94 Paesi, in un contesto di rinnovate tensioni globali e di un acceso dibattito sul Trattato di non proliferazione nucleare. Credo che questa ricorrenza non sia solo un atto di memoria, ma un avvertimento cruciale: il perseguimento della pace e della cooperazione internazionale è l’unica via razionale per evitare di ripetere gli orrori del passato.

I prossimi sviluppi su questi fronti saranno cruciali e li seguiremo nella prossima edizione di The Gist.


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