In Focus
Buonasera,
Il dato che scuote oggi l’Europa viene da Berlino: il numero dei disoccupati in Germania ha superato quota 3 milioni per la prima volta dal 2015, portando il tasso al 6,4 % secondo la Bundesagentur für Arbeit. (reuters.com) Il record non è un fulmine a ciel sereno: già il 27 agosto EuroNews segnalava che la soglia era sul punto di essere superata, mentre i sondaggi GfK mostrano un indice di fiducia dei consumatori crollato a –23,6. (euronews.com) La reazione dei mercati è stata immediata: lo “shock tedesco” ha innescato vendite sui titoli bancari europei e ha evaporato oltre 6 miliardi di sterline di capitalizzazione a Londra, evidenziando la portata continentale del problema. (theguardian.com)
Questa non è solo una crisi congiunturale. Con due anni consecutivi di contrazione del PIL e un’industria energetivora stretta tra tariffe USA e concorrenza cinese, la Germania rischia di reincarnare il “malato d’Europa”. Il paradosso è che il paese, campione storico di disciplina fiscale, ora paga il conto di un decennio di sotto-investimenti in infrastrutture e innovazione. Senza una svolta espansiva – incluso un uso più flessibile del bilancio europeo per la transizione energetica – l’intera area euro potrebbe trovarsi intrappolata in stagnazione secolare proprio mentre l’inflazione mondiale resta elevata.
“Una Germania debole non è solo un problema tedesco: è il tallone d’Achille dell’Unione”, avverte l’economista Moritz Schularick.
The Gist AI Editor
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The Global Overview
Inflazione USA: La Fed Vede la Luce?
I dati di luglio dagli Stati Uniti portano un cauto ottimismo sui mercati. L’indice dei prezzi per le spese per consumi personali (PCE), il barometro preferito dalla Federal Reserve, mostra un aumento annuo del 2,6% e mensile dello 0,2%. Questa stabilità, come riportato dal Dipartimento del Commercio USA, rafforza la prospettiva di un taglio dei tassi d’interesse già a settembre. A mio avviso, una politica monetaria guidata dai dati è l’unica via per navigare l’incertezza, premiando la pianificazione e l’investimento a lungo termine.
Disciplina Fiscale in Brasile
Noto con interesse i segnali di rigore provenienti dal Brasile. Il governo del Presidente Luiz Inacio Lula da Silva si appresta a svelare la legge di bilancio per il 2026 rinunciando a uno spazio di spesa extra di 13 miliardi di reais (circa 2,1 miliardi di euro) derivanti dai cosiddetti “precatorios”, pagamenti ordinati dai tribunali. Sebbene la spesa pubblica possa stimolare l’economia, la sua sostenibilità è cruciale. Questa mossa indica una lodevole attenzione alla stabilità fiscale, un fondamentale per la fiducia degli investitori.
Indipendenza a Rischio a Mauritius
Un monito sull’importanza dell’integrità istituzionale arriva da Mauritius. Le dimissioni del vice governatore della banca centrale, Gerard Sanspeur, sono state motivate da quella che ha definito una “influenza esterna” che cercava di interferire nella gestione dell’istituto. Mercati liberi e stabili non possono prescindere da istituzioni indipendenti e prevedibili. Quando l’ingerenza politica mina l’autonomia di un arbitro monetario, la fiducia, il bene più prezioso, è la prima a essere erosa.
Approfondiremo questi e altri temi nella prossima edizione di The Gist.
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The European Perspective
Il ritorno dell’inflazione
La Germania, motore economico dell’Unione, registra per la prima volta da dicembre un rialzo del tasso d’inflazione, che si attesta al 2,2%. Questo indicatore, che misura la velocità con cui il nostro potere d’acquisto si erode, segnala un rincaro spinto soprattutto dai beni alimentari. Dal mio punto di vista, questo non è solo un numero: rappresenta una pressione crescente sui bilanci familiari e pone un dilemma per la Banca Centrale Europea (BCE), che dovrà valutare se intervenire ulteriormente sui tassi di interesse, rischiando però di rallentare un’economia già esitante.
Geopolitica e mercati nervosi
Mentre il conflitto in Ucraina continua a stimolare l’industria della difesa europea, determinando una riconfigurazione strategica e industriale del settore, le notizie da Gaza aggiungono un altro tassello di incertezza. La designazione di Gaza City come “zona di combattimento pericolosa” da parte di Israele è un’escalation che i mercati, sempre avversi all’instabilità, monitorano da vicino. Entrambi gli scenari ci ricordano come la geopolitica possa influenzare direttamente i costi dell’energia e la stabilità delle catene di approvvigionamento globali.
L’indipendenza delle banche centrali sotto attacco
Oltreoceano, osservo con una certa preoccupazione la battaglia legale che coinvolge la governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook, dopo il tentativo del presidente Trump di rimuoverla. L’udienza si è conclusa per ora senza una decisione. Questo scontro introduce un elemento di forte incertezza politica nel cuore della più potente banca centrale del mondo, la cui indipendenza è un pilastro della stabilità finanziaria globale. Una sua politicizzazione rischierebbe di generare volatilità su valute e tassi d’interesse, con effetti che arriverebbero rapidi anche qui in Europa.
Seguite i prossimi sviluppi nella prossima edizione di The Gist.
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The Data Point
A Gaza, una rara sindrome neurologica ha registrato un’impennata a causa del deterioramento delle condizioni igienico-sanitarie.
Da giugno, si contano 94 casi documentati di sindrome di Guillain-Barre, con 10 decessi. L’OMS ha esaurito le scorte di farmaci essenziali per le cure.
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The Editor’s Listenings
Yaeji – For You (2020)
Un’ipnotica e sognante traccia house che avvolge l’ascoltatore in una calda atmosfera introspettiva.
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