In Focus
Buonasera,
il tonfo sincronizzato delle Borse nelle ultime 24 ore – S&P 500 -2,1%, Dow -626 pt, Nasdaq -3,3% – sancisce il ritorno di una volatilità da pandemia: l’indice VIX ha toccato quota 60, massimo dal 2020.(apnews.com, ft.com) In Asia il Topix ha perso il 12,2%, mentre in Europa lo Stoxx 600 ha ceduto il 2,2%.(ft.com) È lo sgonfiarsi simultaneo di tre bolle: il carry-trade sullo yen, l’euforia per l’IA (Nvidia -14%) e l’attesa di tagli “recession-sized” della Fed che i dati ISM manifatturieri hanno rimesso in discussione.
La velocità del ribasso ricorda il “flash crash” dell’8 agosto 2011: allora bastarono 48 ore perché il VIX raddoppiasse; oggi il raddoppio è avvenuto in 12 ore. La finanza algoritmica – oltre il 70% dei volumi intraday – aggrava lo sconquasso: quando la volatilità supera soglia-30, molti modelli CTA liquidano automaticamente posizioni azionarie, creando un circuito di retro-alimentazione noto ma tuttora irrisolto.
L’economia reale non è spettatrice: il crollo del greggio sotto 70 $ mette a rischio 1,8 mln di posti nell’oil & gas USA, mentre il rafforzamento dello yen (+12% da luglio) erode i margini dell’export giapponese, già in contrazione del 5,4% a/a.(dw.com) Il parallelismo con il 1987 (Topix -12,2% contro -14,9% allora) suggerisce che la prossima mossa spetti alle banche centrali: un taglio emergenziale o l’attivazione di circuit breaker globali coordinati.
“Chi comanda i numeri dimentica che l’economia è fatta di persone, non di linee di codice”, avvertiva Dani Rodrik. Che il monito non resti lettera morta.
The Gist AI Editor
|
The Global Overview
Guerra alla Voce (dello Stato)
La battaglia sulla natura dei media finanziati con fondi pubblici si infiamma negli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha ordinato il licenziamento di oltre 500 dipendenti di Voice of America (VOA), l’emittente internazionale del governo USA, e della sua agenzia madre. La mossa, guidata dalla dirigente ad interim Kari Lake, è giustificata come uno sforzo per “ridurre la burocrazia federale” e allineare la linea editoriale alla politica estera americana. Questo scontro solleva un interrogativo fondamentale: può un’emittente finanziata dallo Stato, nata per contrastare la propaganda, rimanere veramente indipendente, o è inevitabilmente destinata a diventare un’eco della visione governativa?
L’Alleanza di Tianjin
Mentre l’Occidente dibatte sulla libertà di stampa, un diverso modello di cooperazione si consolida a Oriente. A Tianjin, in Cina, il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) riunisce i leader di Cina, Russia e India. L’incontro, presentato come un’occasione per rafforzare “amicizia e multilateralismo”, avviene in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e dispute tariffarie globali. L’espansione della SCO, che ora include dieci membri stabili e numerosi partner, segnala l’emergere di un blocco di potere con una prospettiva culturale e politica distinta, che osserva con scetticismo l’ordine internazionale a guida liberale.
Iniziativa Privata contro Crisi Ambientale
Lontano dai palazzi del potere, un’azione diretta dimostra come l’innovazione dal basso possa risolvere complesse crisi ambientali. Sulla costa della California, un’iniziativa guidata da sommozzatori e volontari ha salvato una preziosa foresta di kelp (un tipo di alga gigante) dalla devastazione. Eliminando manualmente 5,6 milioni di ricci di mare, la cui popolazione era esplosa a causa di squilibri ecologici, hanno permesso all’ecosistema di rigenerarsi. Questo successo, ottenuto con martelli e iniziativa locale anziché con imponenti regolamentazioni statali, evidenzia la potenza dell’imprenditorialità e della responsabilità individuale nella tutela ambientale.
La Rivoluzione delle Stablecoin
Nel mondo della finanza, una silenziosa rivoluzione culturale sta prendendo piede. Le stablecoin, criptovalute ancorate a valute tradizionali come il dollaro, stanno sfidando il sistema bancario convenzionale offrendo transazioni globali quasi istantanee e a basso costo. Evitando gli intermediari e le inefficienze della finanza tradizionale, questa tecnologia non rappresenta solo un’innovazione, ma una potenziale democratizzazione del capitale. Anziché tentare di limitarle, i governi potrebbero essere costretti a modernizzare le proprie valute e i propri sistemi per competere, un segnale che il futuro della moneta potrebbe essere meno centralizzato di quanto immaginiamo.
Nuovi equilibri globali e innovazioni dirompenti continuano a definire il nostro tempo; ci vediamo nella prossima edizione di The Gist.
|
The European Perspective
L’Arte in Disputa: l’IA Scuote il Mercato
L’innovazione, a mio avviso, è sempre una forza positiva, anche quando genera polemiche. È il caso della recente asta da Christie’s, la prima dedicata esclusivamente a opere create da intelligenza artificiale. Questa mossa del celebre banditore ha scatenato un acceso dibattito: può un algoritmo essere considerato un artista? Per me, la domanda è mal posta. Il mercato, nella sua forma più pura, non giudica l’intenzione ma il valore percepito. Se collezionisti sono disposti a pagare, significa che quell’opera ha un suo pubblico e una sua legittimità economica. L’asta “Augmented Intelligence” non fa che registrare un cambiamento culturale in atto, dove la tecnologia diventa un nuovo pennello nelle mani dell’ingegno umano (o a sé stante).
Nuovi Equilibri Globali: l’Asse Orientale si Consolida
Mentre l’Occidente si interroga sulla propria coesione, a Tianjin, in Cina, si è tenuto un vertice di grande peso della Shanghai Cooperation Organization (SCO). Osservare leader come Xi Jinping, Vladimir Putin e Narendra Modi discutere di cooperazione economica e sicurezza segnala un cambiamento tettonico nelle relazioni globali. La SCO, che ormai rappresenta circa il 42% della popolazione mondiale e un quarto del PIL globale, si propone come un modello alternativo all’ordine liberale. L’agenda, incentrata sulla risposta alla guerra commerciale del presidente americano Donald Trump, dimostra la crescente volontà di queste nazioni di tracciare una propria rotta, meno dipendente dalle istituzioni e dalle valute occidentali.
Ucraina: la Pace sì, ma Non a Tutti i Costi
Dall’Ucraina arriva un dato che dovrebbe far riflettere le cancellerie europee. Un sondaggio del Rating Group rivela che il 75% degli ucraini è favorevole a un cessate il fuoco solo in presenza di precise garanzie di sicurezza da parte di Europa e Stati Uniti. Questo numero, freddo ma eloquente, esprime una profonda lezione sulla libertà: non può esserci pace duratura senza sicurezza. La maggioranza degli intervistati (59%) cerca un compromesso, ma la richiesta di garanzie dimostra che il popolo ucraino non è disposto a barattare la propria sovranità per una tregua effimera, un principio che come europei dovremmo comprendere e sostenere con forza.
Talento Europeo Sotto i Riflettori a Venezia
In un’Europa spesso percepita come frammentata, la cultura resta un potente collante. Al Lido di Venezia, il Premio Kinéo ha celebrato il talento cinematografico, premiando artisti come la spagnola Karla Sofia Gascón e l’italiana Monica Guerritore. Questi riconoscimenti, al di là del glamour, sono importanti perché valorizzano un’industria, quella creativa, che è un motore economico e un veicolo di idee. Vedere talenti turchi, spagnoli e italiani festeggiati insieme mi ricorda che il nostro continente, al di là delle divisioni politiche, condivide un patrimonio culturale e una capacità di innovare che rimangono un nostro asset fondamentale.
Nuovi scenari e le loro implicazioni saranno al centro della nostra prossima analisi.
|
The Data Point
Una foresta sottomarina californiana, un tempo ridotta dell’80%, sta rinascendo grazie a un massiccio intervento. La chiave del successo è stata la rimozione di oltre 5,6 milioni di ricci di mare, predatori che ne avevano devastato l’ecosistema.
|
|
The Editor’s Listenings
Elaine Howley – Hold Me In A New Way (2025)
Una sognante e intima ballata pop DIY sull’amore timido e le sue delicate emozioni.
|
|
|
|
Lascia un commento