The Global Overview
La cultura dei cartelli
A mio avviso, la cultura interventista dei cartelli dimostra ancora una volta la sua avversione per i mercati liberi. Otto nazioni dell’OPEC+ (l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati) hanno concordato di aumentare la produzione di greggio di 137.000 barili al giorno a partire da ottobre. Sebbene venga presentato come un ritorno graduale alla normalità, questo modesto incremento è in realtà una mossa calcolata per mantenere i prezzi artificialmente alti, cedendo solo la pressione minima necessaria per non perdere quote di mercato. Questa decisione evidenzia la fragilità di un sistema energetico globale influenzato più da accordi politici che dalla dinamica naturale di domanda e offerta.
Cultura dell’ansia americana
Oltreoceano, negli Stati Uniti, si consolida una cultura dell’ansia economica, alimentata da un sistema sanitario sempre più insostenibile. Le famiglie americane si preparano ad affrontare il più grande aumento dei costi dell’assicurazione sanitaria degli ultimi 15 anni. Questo non è un semplice aggiustamento statistico; è il risultato diretto di un mercato iper-regolamentato, lontano anni luce da soluzioni basate sulla libera concorrenza e sulla scelta individuale. Quando i costi essenziali sfuggono al controllo, erodendo il potere d’acquisto, la fiducia nelle istituzioni ne risente, creando un terreno fertile per l’incertezza e la sfiducia.
La svolta culturale del populismo
Nel frattempo, in Europa, osservo come il populismo stia compiendo una transizione culturale da movimento di protesta a forza politica strutturata. La conferenza del partito Reform UK, dominata dalla figura di Nigel Farage, ne è un chiaro esempio. Lungi dall’essere un fenomeno passeggero, l’ascesa di figure come Farage segnala un profondo cambiamento culturale: un crescente scetticismo verso le élite tradizionali e le loro narrative. Il suo appello a un “esercito del popolo” e la richiesta di disciplina interna indicano l’ambizione di trasformare il dissenso in una piattaforma di governo credibile e duratura.
Esploreremo le prossime evoluzioni di questi scenari nella prossima edizione di The Gist.
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