Tensione USA-Colombia sulla droga
L’amministrazione Trump ha ufficialmente “decertificato” la Colombia per la prima volta in quasi trent’anni, affermando che il paese ha “palesemente fallito” nei suoi obblighi contro il narcotraffico. Questa mossa, sebbene ammorbidita dalla continuazione degli aiuti economici in nome degli “interessi nazionali vitali” degli Stati Uniti, rappresenta una netta rottura con decenni di cooperazione. La decisione di Washington è una critica diretta alle politiche del presidente colombiano Gustavo Petro, che privilegia alternative alla coltivazione della coca rispetto alla repressione. Da parte mia, vedo questa scelta come un’ulteriore prova dell’inefficacia di un approccio puramente proibizionista e centralizzato, che spesso ignora le complesse realtà economiche locali.
La Cina e l’eccesso di offerta nel solare
In Cina, il settore del polisilicio, un componente chiave per i pannelli solari, sta affrontando una grave crisi di sovraccapacità, che ha portato al crollo dei prezzi. In risposta, GCL Technology, uno dei principali produttori, ha annunciato un piano per raccogliere capitali tramite la vendita di azioni. L’obiettivo è finanziare la chiusura di circa un terzo della capacità produttiva nazionale, nel tentativo di stabilizzare il mercato. Questo intervento, che ricorda quasi un cartello in stile OPEC, evidenzia le distorsioni create da anni di massicci sussidi statali e pianificazione centralizzata, a cui ora il mercato stesso cerca di porre rimedio.
USA: meno trasparenza, più potere ai manager
Negli Stati Uniti, il presidente Trump ha riproposto l’idea di eliminare gli obblighi di rendicontazione trimestrale per le società quotate, a favore di un sistema semestrale. La proposta mira a ridurre i costi per le aziende e a incoraggiare una visione a lungo termine, liberando i manager dalla pressione dei risultati immediati. Tuttavia, questa iniziativa, in vigore dal 1970, solleva dubbi sulla trasparenza per gli investitori. Studi precedenti, come quello relativo all’abbandono della trimestrale nel Regno Unito nel 2014, mostrano risultati contrastanti, con una riduzione della precisione nelle previsioni degli analisti. A mio avviso, ridurre la frequenza delle informazioni finanziarie rischia di rendere i mercati più opachi, a svantaggio della libera circolazione del capitale.
Lidar: la via per l’auto autonoma è ancora lunga
Nonostante la corsa verso la guida completamente autonoma, David Li, co-fondatore e CEO di Hesai, leader globale nei sensori Lidar, adotta una visione “conservatrice”. Sebbene Hesai detenga una quota di mercato del 61% nel segmento della guida autonoma di Livello 4 (veicoli che operano senza intervento umano in condizioni specifiche), l’azienda si concentra sulla produzione di massa per applicazioni più immediate. L’approccio pragmatico di Hesai, che integra strettamente produzione e R&D, suggerisce che l’innovazione più sostenibile è quella che risponde alle reali esigenze del mercato attuale, piuttosto che inseguire visioni futuristiche ancora lontane dalla piena commercializzazione.
Nuovi equilibri globali si delineano all’orizzonte; li esploreremo insieme nella prossima edizione di The Gist.
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