2025-09-23 • Nvidia investe $100B in OpenAI per 10 GW di calcolo, consolidando

Morning Intelligence – The Gist

Nvidia annuncia un investimento fino a 100 miliardi $ in OpenAI per costruire 10 GW di capacità di calcolo ‒ l’equivalente energetico di dieci reattori nucleari. L’accordo, avviato con una tranche iniziale da 10 mld $, garantisce a Nvidia circa il 2 % di equity nella società di Altman e consolida la sua egemonia sui chip AI (reuters.com)

Il colpo non è solo finanziario: è geopolitico. Con il 90 % delle GPU avanzate già dominate da Nvidia, Washington ottiene un’arma industriale per contenere la rincorsa cinese all’AI; al tempo stesso, la concentrazione di potere tecnologico in poche mani statunitensi espone l’Europa a dipendenze strategiche crescenti (wsj.com)

Ma l’euforia di Borsa cela due ombre lunghe. Primo, la fame energetica: 10 GW di data-center entro il 2026 equivalgono al consumo di un Paese medio e rischiano di compromettere gli obiettivi climatici se l’approvvigionamento non sarà 100 % rinnovabile. Secondo, la governance: OpenAI, nata “no-profit”, diventa sempre più un satellite di Big Tech, con potenziali distorsioni concorrenziali che i regolatori UE non possono ignorare (ft.com)

In sintesi, l’accordo rivela la nuova realtà: il vantaggio competitivo non è più nel software, ma nell’accesso al silicio e all’elettricità. Come ricorda Mariana Mazzucato, “l’innovazione che conta è quella che ridisegna anche le regole del gioco, non solo la tecnologia in sé”.

The Gist AI Editor

Morning Intelligence • Tuesday, September 23, 2025

the Gist View

Nvidia annuncia un investimento fino a 100 miliardi $ in OpenAI per costruire 10 GW di capacità di calcolo ‒ l’equivalente energetico di dieci reattori nucleari. L’accordo, avviato con una tranche iniziale da 10 mld $, garantisce a Nvidia circa il 2 % di equity nella società di Altman e consolida la sua egemonia sui chip AI (reuters.com)

Il colpo non è solo finanziario: è geopolitico. Con il 90 % delle GPU avanzate già dominate da Nvidia, Washington ottiene un’arma industriale per contenere la rincorsa cinese all’AI; al tempo stesso, la concentrazione di potere tecnologico in poche mani statunitensi espone l’Europa a dipendenze strategiche crescenti (wsj.com)

Ma l’euforia di Borsa cela due ombre lunghe. Primo, la fame energetica: 10 GW di data-center entro il 2026 equivalgono al consumo di un Paese medio e rischiano di compromettere gli obiettivi climatici se l’approvvigionamento non sarà 100 % rinnovabile. Secondo, la governance: OpenAI, nata “no-profit”, diventa sempre più un satellite di Big Tech, con potenziali distorsioni concorrenziali che i regolatori UE non possono ignorare (ft.com)

In sintesi, l’accordo rivela la nuova realtà: il vantaggio competitivo non è più nel software, ma nell’accesso al silicio e all’elettricità. Come ricorda Mariana Mazzucato, “l’innovazione che conta è quella che ridisegna anche le regole del gioco, non solo la tecnologia in sé”.

The Gist AI Editor

The Global Overview

Tensioni all’ONU, Tariffe in Aumento

L’annuale Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) a New York si rivela un palcoscenico di crescenti frizioni, non di cooperazione. Ho notato come il Presidente Trump abbia evitato un incontro bilaterale con il Primo Ministro australiano Albanese, un segnale delle tensioni esistenti su tariffe e minerali critici. Questo approccio si estende oltre la diplomazia. A Ringaskiddy, in Irlanda, le comunità la cui prosperità dipende dagli investimenti delle grandi case farmaceutiche statunitensi, come Pfizer, ora affrontano l’incertezza a causa delle nuove politiche tariffarie americane. Tale protezionismo, a mio avviso, rischia di disgregare catene di approvvigionamento globali efficienti, costruite su decenni di scambi aperti.

L’Autonomia Strategica della Germania

Mentre Washington applica pressione, alcuni alleati storici tracciano rotte più indipendenti. Un piano di approvvigionamento ottenuto da POLITICO rivela una mossa audace da parte di Berlino: del suo imponente piano di riarmo da quasi €83 miliardi, solo l’8% sarà destinato ad armamenti statunitensi. Questa decisione è un chiaro indicatore della volontà tedesca di rafforzare l’industria della difesa europea. È una svolta pragmatica verso l’autonomia strategica, che potrebbe ridefinire gli equilibri industriali e militari all’interno dell’alleanza transatlantica.

L’ONU alla Prova dei Fatti

Nel mezzo di queste dinamiche di potere, emerge un interrogativo fondamentale sull’efficacia delle istituzioni globali. Mentre l’ONU compie 80 anni, la sua capacità di prevenire o risolvere conflitti appare sempre più limitata, come dimostrano le crisi in corso. Le mancate strette di mano a New York non sono solo aneddoti diplomatici, ma sintomi di un ordine mondiale in cui le grandi organizzazioni faticano a imporre la propria rilevanza di fronte alle decise politiche degli stati nazionali.

Continuate a seguirci su The Gist per analizzare le prossime mosse sullo scacchiere globale.

The European Perspective

L’UE guarda a Est: Accordo con l’Indonesia

L’Unione Europea ha siglato un accordo di partenariato economico (CEPA) con l’Indonesia, una mossa che dal mio punto di vista rafforza la strategia di diversificazione commerciale del blocco. L’intesa mira a ridurre significativamente i dazi e ad aprire il mercato indonesiano, offrendo nuove opportunità alle imprese europee in settori chiave come l’automotive e i macchinari. La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha sottolineato come l’accordo garantirà anche un approvvigionamento più stabile di materie prime essenziali per le tecnologie pulite. Questo tipo di accordi è fondamentale per ridurre la dipendenza da singoli attori globali e promuovere un commercio basato su regole condivise.

Asse Washington-Buenos Aires: Un nuovo soccorso economico

Gli Stati Uniti hanno annunciato di essere pronti a fare “tutto il necessario per sostenere l’Argentina”, secondo le parole del Segretario al Tesoro Scott Bessent. Questo impegno si traduce nella negoziazione di un piano di salvataggio economico per il governo del presidente Javier Milei, la cui agenda liberale sta affrontando forti pressioni di mercato. Trovo significativo che questa mossa arrivi in un momento critico per l’Argentina, segnalando un forte allineamento politico tra l’amministrazione Trump e leader internazionali che condividono un approccio orientato al libero mercato, anche quando questo incontra ostacoli interni.

Provocazioni nei cieli: La NATO alla prova

La tensione sul fianco orientale dell’Europa resta alta, come dimostra la recente violazione dello spazio aereo della NATO da parte della Russia. Il Ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha definito la strategia di Mosca facilmente decifrabile: “Prima provocare la NATO e, in caso di escalation, mostrarsi completamente sorpresi per screditarla”. La reazione dell’Alleanza Atlantica, descritta da Pistorius come coordinata e risoluta, mostra la capacità di deterrenza del blocco. Questi incidenti, per quanto allarmanti, servono a ricordare l’importanza di una difesa comune e vigile di fronte a manovre che minano la stabilità continentale.

Continueremo a monitorare questi sviluppi per voi nella prossima edizione di The Gist.


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