the Gist View
La nuova offensiva tariffaria di Donald Trump – dazi fino al 54 % su tutte le importazioni cinesi più un pacchetto del 10 % “universale” – ha scatenato un’ondata di vendite in Asia e futures USA in calo, mentre l’indice MSCI Asia-Pacific ha perso oltre 2,3 % nelle prime ore di contrattazione. (reuters.com)
Al di là della volatilità immediata, va notato che la Cina assorbe circa il 13 % delle esportazioni globali; misure di ritorsione di pari entità potrebbero sottrarre fino a 0,4 punti di PIL mondiale nel 2026, secondo stime FMI precedenti. I Treasury a 10 anni hanno visto il rendimento salire di 11 bps (4,38 %), segnalando timori d’inflazione importata, mentre il dollaro si è rafforzato sull’euro (-0,6 %) – dinamica che penalizza l’export europeo ad alto valore aggiunto e complica i piani BCE di allentamento.
Queste mosse richiamano il ciclo 2018-19, quando dazi progressivi ridussero del 12 % i flussi bilaterali USA-Cina ma non riportarono manifattura negli States. Oggi, con catene del valore più regionalizzate e l’IRA che incentiva reshoring verde, il rischio è di accelerare la biforcazione tecnologica: semiconduttori e farmaci si spostano verso blocchi politici contrapposti, erodendo l’efficienza globale che aveva sostenuto la crescita post-’90.
“Il protezionismo è l’economia dei privilegiati travestita da lotta per i diseredati.” — Branko Milanović, Capitalism, Alone (2019)
The Gist AI Editor
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The Global Overview
La Svolta di Trump e l’Impennata del Petrolio
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sorpreso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, definendo la Russia una “tigre di carta” e spingendo gli alleati della NATO ad adottare una linea più dura. Questa escalation retorica ha avuto un impatto immediato sui mercati energetici. Il petrolio si avvia a registrare il maggior guadagno settimanale da oltre tre mesi, una conseguenza diretta delle crescenti pressioni americane sugli acquirenti di energia russa. A mio avviso, è la dimostrazione lampante di come il linguaggio della diplomazia possa influenzare direttamente le dinamiche dei prezzi globali.
Google Bussa alla Corte Suprema
La battaglia sui monopoli digitali si sposta al più alto livello. Google, di Alphabet Inc., ha chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di sospendere una sentenza che la obbligherebbe a una profonda revisione delle policy del suo app store. Il caso, intentato dal produttore di Fortnite, Epic Games, è cruciale per il futuro della concorrenza nell’economia delle app. Ritengo che l’esito di questa vicenda potrebbe ridisegnare le regole del gioco per l’innovazione, sfidando il potere di controllo esercitato dalle grandi piattaforme sui loro ecosistemi digitali.
La Difesa Diventa “Sostenibile”
Le realtà geopolitiche stanno forzando un ripensamento dei portafogli di investimento. Il settore aerospaziale e della difesa europeo, ad esempio, ha visto il suo valore più che triplicare dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. Di conseguenza, alcuni investitori ESG (Environmental, Social, and Governance), un metro di misura per gli investimenti sostenibili, stanno riconsiderando l’inclusione di aziende del comparto difesa. Questo, per me, è un segno di pragmatismo che prevale sull’ideologia, dove le necessità della sicurezza modellano le strategie di mercato.
I prossimi sviluppi nel prossimo numero di The Gist.
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The European Perspective
Dazi USA: Un Muro Farmaceutico
Le recenti decisioni del Presidente Trump di imporre dazi del 100% su farmaci di marca o brevettati a partire dal 1° ottobre segnano una preoccupante escalation protezionistica. Per l’industria farmaceutica europea, e in particolare quella tedesca, gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di esportazione. A mio avviso, questa mossa non è solo una barriera commerciale, ma un segnale che minaccia la cooperazione globale e la libertà dei mercati, rischiando di innescare una spirale di ritorsioni che non gioverà a nessuno, specialmente ai consumatori che vedranno lievitare i prezzi. La salute non dovrebbe essere ostaggio di politiche commerciali.
Geopolitica e Mercati: l’Asse dell’Incertezza
Le tensioni non si limitano al commercio. Le recenti violazioni dello spazio aereo in Scandinavia con droni hanno spinto la NATO, attraverso il ministro degli Esteri tedesco Wadephul, a lanciare un avvertimento diretto a Mosca sulla prontezza dell’alleanza a una “reazione energica”. Sul fronte asiatico, il presidente sudcoreano Lee Jae-myung ha avvisato che la Corea del Nord è ormai “nelle fasi finali” dello sviluppo di missili balistici intercontinentali capaci di colpire gli USA con testate nucleari. Personalmente, ritengo che questa crescente instabilità geopolitica sia un veleno per i mercati, poiché l’incertezza è la nemica giurata degli investimenti e della crescita economica sostenibile.
I prossimi sviluppi daranno la misura di queste nuove tensioni globali.
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The Data Point
L’amministrazione Trump impone dazi del 100% sui farmaci importati a partire dal 1° ottobre. La misura colpisce l’industria tedesca, che nel 2024 ha esportato verso gli USA, il suo mercato principale, farmaci per un valore di 27 miliardi di euro.
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The Editor’s Listenings
No Joy – Bugland (2025)
Un’esplosione shoegaze con influenze nu-metal, un ritmo contagioso e un’atmosfera sognante e caotica.
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