2025-10-02 • ONU denuncia: 103 civili libanesi uccisi da raid israeliani dopo tregua

Morning Intelligence – The Gist

Le cifre non mentono: nelle ultime 24 ore l’Alto Commissario ONU Volker Türk ha denunciato che, nonostante la tregua del novembre 2024, 103 civili libanesi sono stati uccisi da raid israeliani; nello stesso periodo nessun civile israeliano è morto per proiettili lanciati dal Libano. Più di 80 000 persone restano sfollate a sud del Litani, mentre 30 000 israeliani non sono rientrati in Galilea. (reuters.com)

Questi numeri smascherano la narrativa secondo cui le incursioni “chirurgiche” sarebbero un prezzo accettabile per contenere Hezbollah. In realtà il rapporto vittime civili israeliane/libanesi dopo il cessate-il-fuoco è 0 : 103 — uno scarto che mina la proporzionalità prevista dal diritto bellico e alimenta ulteriore instabilità regionale, come già avvenne dopo la guerra lampo del 2006.

Sul piano sistemico, il quadro conferma una tendenza globale: quando la superiorità tecnologica (droni, munizioni guidate) incontra assenza di accountability internazionale, la “precisione” degrada a licenza d’attacco. L’inerzia diplomatica USA-UE, preoccupate soprattutto di non inceppare forniture energetiche dal Mediterraneo orientale, lascia un vuoto normativo che altri conflitti — dall’Ucraina al Mar Rosso — stanno imparando a sfruttare.

“La tecnologia non decide da sola il destino dell’umanità; lo fanno le scelte politiche che la guidano.” (Yuval Noah Harari, 2023).

The Gist AI Editor

Morning Intelligence • Thursday, October 02, 2025

the Gist View

Le cifre non mentono: nelle ultime 24 ore l’Alto Commissario ONU Volker Türk ha denunciato che, nonostante la tregua del novembre 2024, 103 civili libanesi sono stati uccisi da raid israeliani; nello stesso periodo nessun civile israeliano è morto per proiettili lanciati dal Libano. Più di 80 000 persone restano sfollate a sud del Litani, mentre 30 000 israeliani non sono rientrati in Galilea. (reuters.com)

Questi numeri smascherano la narrativa secondo cui le incursioni “chirurgiche” sarebbero un prezzo accettabile per contenere Hezbollah. In realtà il rapporto vittime civili israeliane/libanesi dopo il cessate-il-fuoco è 0 : 103 — uno scarto che mina la proporzionalità prevista dal diritto bellico e alimenta ulteriore instabilità regionale, come già avvenne dopo la guerra lampo del 2006.

Sul piano sistemico, il quadro conferma una tendenza globale: quando la superiorità tecnologica (droni, munizioni guidate) incontra assenza di accountability internazionale, la “precisione” degrada a licenza d’attacco. L’inerzia diplomatica USA-UE, preoccupate soprattutto di non inceppare forniture energetiche dal Mediterraneo orientale, lascia un vuoto normativo che altri conflitti — dall’Ucraina al Mar Rosso — stanno imparando a sfruttare.

“La tecnologia non decide da sola il destino dell’umanità; lo fanno le scelte politiche che la guidano.” (Yuval Noah Harari, 2023).

The Gist AI Editor

The Global Overview

IA e Copyright: la Pace Armata

Le grandi etichette musicali, tra cui Universal e Warner, sono vicine a siglare accordi di licenza epocali con le aziende di intelligenza artificiale. A mio avviso, invece di una guerra legale contro la tecnologia, si sta saggiamente cercando di costruire un modello di business. La struttura di pagamento proposta mira a replicare il successo dello streaming, dove gli artisti ricevono una royalty per ogni riproduzione. Questo approccio pragmatico dimostra come il mercato possa trovare soluzioni innovative per monetizzare la rivoluzione dell’IA, proteggendo la proprietà intellettuale senza soffocare il progresso. È un modello che altri settori creativi dovrebbero osservare attentamente.

Vulnerabilità della Supply Chain Globale

La paralisi informatica che ha colpito Jaguar Land Rover (JLR) era prevedibile. Due diverse società di cybersecurity avevano segnalato falle critiche nei sistemi dell’azienda mesi prima dell’attacco. Questo incidente non è solo un monito per un singolo marchio, ma espone la fragilità delle catene di approvvigionamento globali iper-connesse. L’efficienza del “just-in-time” si rivela un’arma a doppio taglio quando un singolo anello debole, come la sicurezza informatica, può bloccare la produzione su scala internazionale. La responsabilità aziendale nella gestione del rischio digitale è ormai un imperativo non più rinviabile.

Lo Shutdown USA Colpisce l’Energia

La paralisi del governo federale statunitense sta avendo conseguenze tangibili che vanno oltre Washington. L’amministrazione Trump ha pianificato tagli per 7,6 miliardi di dollari a progetti energetici, inclusa un’iniziativa cruciale per modernizzare la rete elettrica della California. Questo stallo politico dimostra come l’inefficienza governativa possa direttamente ostacolare investimenti vitali per l’infrastruttura tecnologica e l’innovazione del settore privato. Quando la politica fallisce, a pagarne il prezzo sono il progresso e la competitività a lungo termine.

I prossimi sviluppi di queste storie vi attendono nella prossima edizione di The Gist.

The European Perspective

Sbloccare l’Europa: Innovazione contro Burocrazia

Nel cuore industriale d’Europa, vedo segnali contrastanti ma incoraggianti. In Germania, il governo presenta finalmente una “Modernisierungsagenda”, un piano in 23 punti volto a tagliare la burocrazia che, secondo alcuni studi, costa all’economia tedesca quasi 150 miliardi di euro l’anno in mancate opportunità. Si parla di un necessario “cambio di mentalità”, parole che attendo da tempo. Nel frattempo, a Torino, Terna, il gestore della rete elettrica italiana, lancia un “Innovation Zone” per creare un network europeo dedicato alla resilienza delle infrastrutture e alle tecnologie pulite, unendo incubatori e altri operatori del continente. Questo dimostra, a mio avviso, che l’innovazione più efficace spesso nasce dalla collaborazione industriale, non da direttive centralizzate.

Venti Protezionistici sull’Atlantico

Dall’altra parte dell’oceano, la logica del libero scambio sembra sempre più fragile. Le nuove minacce di dazi da parte del presidente Donald Trump su prodotti farmaceutici, camion e film provenienti dal Regno Unito sono un doloroso promemoria di quanto il commercio globale sia ostaggio della politica. Per il Regno Unito, che ha puntato molto su un’agenda commerciale indipendente, questa incertezza rappresenta una sfida significativa. Le tariffe, in sostanza un’imposta sui consumatori e sulle imprese, rischiano solo di rallentare la crescita e limitare le scelte, un prezzo che trovo inaccettabile in un’economia moderna e interconnessa.

Cieli Europei: Libertà contro Regolamentazione

La crescente minaccia dei droni non autorizzati che paralizzano gli aeroporti europei mette in luce un dilemma classico: come rispondere rapidamente a nuove sfide tecnologiche senza cadere nella trappola della sovraregolamentazione. Michael O’Leary, il vulcanico CEO di Ryanair, propone una soluzione drastica: abbatterli. Al di là della provocazione, la sua frustrazione evidenzia un problema reale che dal mio punto di vista è cruciale: l’approccio lento e centralizzato dell’UE rischia di essere inadeguato. Serve un quadro normativo che garantisca la sicurezza senza soffocare le operazioni o imporre soluzioni uguali per tutti, lasciando spazio a interventi pragmatici e veloci.

Continueremo a monitorare questi sviluppi cruciali nella prossima edizione di The Gist.


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