The European Perspective
Prezzi del Gas: l’Inverno Bussa alla Porta
Le temperature previste in discesa hanno immediatamente raffreddato l’ottimismo sui mercati energetici europei. Il prezzo del gas naturale ha registrato un deciso rialzo, chiudendo con un aumento del 5,06% sulla piazza di Amsterdam (TTF), che funge da principale riferimento per gli scambi nel continente. Questo scatto in avanti, nonostante le scorte si mantengano su livelli abbondanti, dimostra quanto il mercato rimanga sensibile alle previsioni meteorologiche. Per me, questo evidenzia la perenne vulnerabilità delle nostre economie a shock esterni, ricordandoci l’urgenza di diversificare le fonti e di non abbassare la guardia sulla sicurezza energetica, poiché ogni punto percentuale di aumento si traduce in costi maggiori per imprese e famiglie.
Francia: Paralisi Politica, Incertezza Economica
La Francia sprofonda in una grave crisi politica dopo le dimissioni lampo del Primo Ministro Sébastien Lecornu, a meno di un mese dalla sua nomina e appena un giorno dopo aver annunciato la sua squadra di governo. Lecornu ha dichiarato che “non c’erano le condizioni per governare”, denunciando gli “egoismi di parte”. Questa instabilità in una delle locomotive economiche dell’Eurozona è un pessimo segnale per i mercati. L’incertezza politica rischia di bloccare qualsiasi agenda di riforme strutturali, alimentando la sfiducia degli investitori in un momento in cui, al contrario, servirebbero stabilità e visione a lungo termine per affrontare sfide come il debito pubblico.
Svezia-Somalia: il Costo Nascosto degli Aiuti
Uno scandalo scuote il governo svedese, accusato di aver negoziato un accordo segreto con la Somalia. Secondo le rivelazioni, Stoccolma avrebbe accettato di versare circa 9 milioni di euro in aiuti allo sviluppo, reindirizzandoli verso progetti controllati dal governo somalo, in cambio del rimpatrio forzato di cittadini somali. Questa vicenda solleva, a mio avviso, seri interrogativi sull’efficacia e la trasparenza dei fondi pubblici destinati alla cooperazione internazionale. Quando l’aiuto allo sviluppo viene usato come merce di scambio per politiche migratorie, si tradisce il suo scopo originario e si alimenta il rischio che il denaro dei contribuenti finisca per sostenere la corruzione anziché il progresso.
Nuovi dati e analisi vi attendono nella prossima edizione di The Gist.
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