Svezia, la nuova frontiera della preparazione economica
Mentre la Svezia rafforza la sua difesa totale, estendendola ora esplicitamente al settore privato, osservo un modello di pragmatismo che altre nazioni europee dovrebbero considerare. Sette anni dopo aver distribuito opuscoli su come prepararsi alle crisi, Stoccolma sta ora attivamente informando le aziende sulle minacce geopolitiche. Questo non è allarmismo, ma una lucida comprensione che la resilienza economica e la sicurezza nazionale sono due facce della stessa medaglia. L’idea di base è semplice ma potente: un’impresa preparata è un bersaglio meno vulnerabile, rafforzando così l’intera nazione. È un approccio che sposa la libertà d’impresa con la responsabilità strategica, un concetto che apprezzo profondamente.
Acciaio: un’alleanza occidentale contro il Dragone?
Trovo molto interessante la proposta britannica di creare un’alleanza sull’acciaio con l’Unione Europea, e potenzialmente con Washington, per contrastare la concorrenza cinese. L’idea è quella di allineare le politiche tariffarie, creando di fatto un blocco commerciale occidentale per questo settore strategico. Questa mossa mira a proteggere i produttori europei e britannici da pratiche di mercato che consideriamo sleali, salvaguardando posti di lavoro e capacità industriale critica. È un esempio di come la cooperazione tra partner che condividono gli stessi valori possa essere una risposta efficace alle sfide della globalizzazione, senza cedere a un protezionismo isolazionista.
Argentina, un voto per il libero mercato
Le elezioni di medio termine in Argentina hanno consegnato una vittoria sorprendente al partito del presidente Javier Milei, “La Libertad Avanza”, che ha ottenuto circa il 40% dei voti. Questo risultato, nonostante le difficoltà economiche, può essere letto come un segnale di fiducia nel suo audace programma di riforme pro-mercato e di drastici tagli alla spesa pubblica. Per chi, come me, crede nella necessità di ridurre il peso dello Stato per liberare le energie dell’economia, il caso argentino è un esperimento da seguire con enorme attenzione. La sfida per Milei sarà ora quella di costruire nuove alleanze in un Congresso frammentato per portare avanti la sua agenda.
Big Pharma, la corsa all’innovazione non si ferma
L’acquisizione della statunitense Avidity Biosciences da parte del colosso svizzero Novartis per 12 miliardi di dollari è un esempio lampante della dinamica attuale nel settore farmaceutico. Novartis ha pagato un premio del 46% sul valore delle azioni di Avidity, una mossa che evidenzia l’urgenza delle grandi aziende di assorbire tecnologie innovative, in questo caso terapie a RNA per malattie rare, mentre i brevetti sui loro farmaci di punta si avvicinano alla scadenza. Questa strategia, sebbene costosa, è vitale per mantenere la competitività e continuare a offrire soluzioni mediche all’avanguardia. È il mercato che funziona, premiando l’innovazione e garantendo un ciclo continuo di sviluppo.
Continuate a seguirci per vedere come si evolveranno questi scenari nel prossimo The Gist.
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