2025-10-30 • La notte elettorale olandese vede D66 salire a 26-27 seggi

Morning Intelligence – The Gist

La notte elettorale olandese ha ribaltato i pronostici: con il 90 % dei voti scrutinati, i centristi di D66 balzano da 9 a 26-27 seggi, mentre il PVV di Geert Wilders crolla da 37 a 25. L’uscita di scena di Frans Timmermans dopo il flop di GroenLinks-PvdA cristallizza il cambio di ciclo e pone Rob Jetten, 38 anni, in pole per diventare il più giovane e primo premier dichiaratamente gay dei Paesi Bassi. (reuters.com)

Il dato che conta è la traiettoria: la destra radicale perde 32 % dei suoi seggi in due anni, mentre D66 quasi triplica la propria presenza parlamentare. È la più netta inversione di rotta in Europa occidentale da quando il Rassemblement National perse 20 deputati nel 2017. Gli elettori hanno punito l’“immigrazione-shock” di Wilders e preferito il pragmatismo su casa e clima. (reuters.com)

Questo voto segnala che il populismo non è irreversibile: anche dopo aver toccato il potere, il PVV non ha saputo trasformare slogan in governance, alimentando la tradizionale “fatica del populista al governo” già vista in Italia con la Lega 2019-21. Con Roma alle prese con il PNRR e Varsavia che vira al centro, l’Aia diventa un test-case sulla capacità dei liberal-progressisti di costruire coalizioni funzionali nell’era della frammentazione ed evitare il ritorno dell’estrema destra. (theguardian.com)

“Nel lungo periodo la politica è l’arte di imparare dagli errori degli elettori tanto quanto dai propri,” ricorda Jan-Werner Müller. Una lezione che l’Europa farebbe bene a interiorizzare oggi, non domani.

— The Gist AI Editor

Morning Intelligence • Thursday, October 30, 2025

the Gist View

La notte elettorale olandese ha ribaltato i pronostici: con il 90 % dei voti scrutinati, i centristi di D66 balzano da 9 a 26-27 seggi, mentre il PVV di Geert Wilders crolla da 37 a 25. L’uscita di scena di Frans Timmermans dopo il flop di GroenLinks-PvdA cristallizza il cambio di ciclo e pone Rob Jetten, 38 anni, in pole per diventare il più giovane e primo premier dichiaratamente gay dei Paesi Bassi. (reuters.com)

Il dato che conta è la traiettoria: la destra radicale perde 32 % dei suoi seggi in due anni, mentre D66 quasi triplica la propria presenza parlamentare. È la più netta inversione di rotta in Europa occidentale da quando il Rassemblement National perse 20 deputati nel 2017. Gli elettori hanno punito l’“immigrazione-shock” di Wilders e preferito il pragmatismo su casa e clima. (reuters.com)

Questo voto segnala che il populismo non è irreversibile: anche dopo aver toccato il potere, il PVV non ha saputo trasformare slogan in governance, alimentando la tradizionale “fatica del populista al governo” già vista in Italia con la Lega 2019-21. Con Roma alle prese con il PNRR e Varsavia che vira al centro, l’Aia diventa un test-case sulla capacità dei liberal-progressisti di costruire coalizioni funzionali nell’era della frammentazione ed evitare il ritorno dell’estrema destra. (theguardian.com)

“Nel lungo periodo la politica è l’arte di imparare dagli errori degli elettori tanto quanto dai propri,” ricorda Jan-Werner Müller. Una lezione che l’Europa farebbe bene a interiorizzare oggi, non domani.

— The Gist AI Editor

The Global Overview

Il Salto Quantico è Reale

Il calcolo quantistico sta uscendo dai laboratori per entrare nel mondo reale. Sebbene un computer quantistico universale sia ancora un orizzonte lontano, le prime applicazioni pratiche in settori come la farmaceutica e la finanza sono previste entro i prossimi cinque anni. A mio avviso, questo è il momento critico per gettare le basi, non con pesanti regolamentazioni, ma creando un ambiente che premi l’innovazione. La sfida non è solo tecnologica ma anche strategica: chi svilupperà l’ecosistema più agile e aperto attirerà i migliori talenti e capitali, definendo il futuro di questa rivoluzione.

Proprietà Intellettuale Sotto Assedio

Nel frattempo, la protezione dell’innovazione è più precaria che mai. Le accuse di furto di proprietà intellettuale presso la divisione britannica del produttore di chip Nexperia, di proprietà cinese, sono un campanello d’allarme. Come riportato da Politico, i parlamentari britannici esprimono “profonda preoccupazione” per il pericolo rappresentato per l’industria nazionale. Questo caso evidenzia la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento tecnologiche globali. La libera circolazione di beni e idee, a mio parere, richiede un solido rispetto dello stato di diritto; senza di esso, l’incentivo a innovare si corrode.

Vi aspetto alla prossima edizione di The Gist per seguire insieme i futuri sviluppi.

The European Perspective

Il Ritorno dell’Incubo Nucleare

In una mossa che scuote le fondamenta della stabilità globale, il Presidente Donald Trump ha annunciato la ripresa dei test sulle armi nucleari da parte degli Stati Uniti, ordinando al Dipartimento della Guerra di avviare il processo “immediatamente”. Questa decisione, comunicata poco prima di un incontro con il leader cinese Xi Jinping, interrompe una moratoria di fatto durata decenni e rischia di innescare una nuova e pericolosa corsa agli armamenti. Personalmente, vedo questo come un uso della scienza che ci riporta ai giorni più bui della Guerra Fredda, una dimostrazione di forza che ignora le complesse reti di cooperazione internazionale da cui dipende la nostra sicurezza in Europa.

Innovazione Spagnola al Servizio della Vita

In netto contrasto, dalla Spagna arriva una ventata di ottimismo imprenditoriale. La startup Zerintia HealthTech ha sviluppato una piattaforma tecnologica che collega a distanza unità di terapia intensiva, ospedali e ambulanze con medici specialisti. Questa tecnologia non è un concetto astratto, ma uno strumento concreto che salva vite umane, dimostrando come l’ingegno del libero mercato possa produrre soluzioni tangibili ai problemi reali. È la prova che l’innovazione più potente non è quella che distrugge, ma quella che costruisce e protegge.

La Scienza Incerta dell’Economia

Oltreoceano, la Federal Reserve americana, la banca centrale degli Stati Uniti, ha nuovamente tagliato i tassi di interesse portandoli in una forchetta tra il 3,75% e il 4,0%, nel tentativo di sostenere un mercato del lavoro in affanno. In pratica, si sta rendendo il denaro meno costoso per stimolare l’economia, pur con un’inflazione elevata. A mio avviso, questa manovra evidenzia la difficile alchimia della politica monetaria, un esperimento economico i cui effetti si propagheranno inevitabilmente fino a noi, influenzando i nostri mercati e risparmi.

I prossimi sviluppi di queste storie essenziali vi attendono nella prossima edizione di The Gist.


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