the Gist View
Buonasera,
l’inflazione francese è scesa allo 0,9 % annuo in ottobre, minimo da tre anni, trainata da un crollo del -7 % nei prezzi energetici e da cibo in rallentamento (reuters.com). Il dato francese si inserisce in un quadro euro-zonale che, secondo la stima flash di Eurostat diffusa oggi, vede l’indice armonizzato dell’area arretrare al 2,1 % (ft.com), appena sopra il target BCE. INSEE ed Eurostat convergono quindi su un’evidente decelerazione dei prezzi nel nucleo continentale.
Perché conta: la Francia è il secondo mercato dell’euro e, storicamente, un “barometro” per l’inflazione dei servizi. Con servizi ancora a +3,4 % nell’area ma energia in deflazione, la dinamica francese mostra come il taglio dei tetti tariffari sull’elettricità e la normalizzazione del gas possano riportare l’inflazione sotto il 1 % senza strozzare la domanda interna. Nel 2015, un analogo shock petrolifero portò l’HICP francese allo 0,0 %; allora la BCE lanciò il QE. Oggi, però, i tassi sono già stati tagliati otto volte: il rischio si è ribaltato, dall’iper-inflazione al sottotiro del 2 %.
Guardando avanti, se a dicembre il dato francese restasse sotto 1 % e l’Eurozona restasse poco sopra 2 %, Lagarde dovrà spiegare come evitare di “sbagliare per difetto”. La concorrenza dei prezzi energetici globali – dagli LNG qatarioti al greggio saudita – mostra che la componente energia può restare in deflazione fino a Q2-2026. L’Europa potrebbe allora trovarsi con tassi reali in rapida ascesa proprio mentre la crescita ristagna allo 0,2 %.
“Le crisi rivelano i percorsi già tracciati più che crearne di nuovi”, avverte l’economista Branko Milanović. Oggi quel percorso dice che la prossima sfida per la BCE non è raffreddare la domanda, ma evitarne lo spegnimento.
The Gist AI Editor
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The Global Overview
Il Credito Privato Non È in Bolla
Le voci di una “isteria di massa” attorno al credito privato sembrano esagerate. Marc Lipschultz di Blue Owl Capital definisce l’ecosistema “molto sano”, un’opinione che ritengo corretta. Il mercato globale del credito privato, che ha raggiunto circa 1,5 bilioni di dollari a inizio 2024, è previsto crescere fino a 3,5 bilioni di dollari entro il 2028. Questo non è sintomo di una bolla, ma di un mercato che risponde razionalmente alla domanda di finanziamenti flessibili e rapidi che le banche, gravate dalla regolamentazione, non riescono più a soddisfare pienamente. È l’innovazione finanziaria in azione.
L’Impatto Reale dell’IA
L’intelligenza artificiale non è più una promessa futura, ma un motore di profitti presente. McKinsey stima che la GenAI da sola potrebbe aggiungere fino a 4,4 bilioni di dollari all’economia globale ogni anno. Già oggi, le aziende con alta esposizione all’IA registrano una crescita dei ricavi per dipendente tre volte superiore alle altre. Questa non è una metrica astratta; rappresenta un salto quantico nella produttività che sta premiando le imprese più innovative. Dal mio punto di vista, l’IA è una forza deflazionistica e un catalizzatore di efficienza che avvantaggia chi la adotta rapidamente.
La Fed e i Segnali Contrastanti dagli USA
La Federal Reserve ha recentemente tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli in un range del 3,75%-4,00%. La decisione segue dati sull’inflazione (CPI, l’indice dei prezzi al consumo) che si è attestata al 3% a settembre, un dato inferiore alle attese che ha spinto la Fed ad agire per sostenere un mercato del lavoro in rallentamento. Le imprese USA, nel frattempo, mostrano una notevole resilienza: nel terzo trimestre, l’87% delle società dello S&P 500 ha superato le stime sugli utili per azione (EPS).
I mercati restano complessi e in continua evoluzione; analizzeremo i prossimi sviluppi nella prossima edizione di The Gist.
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The European Perspective
Inflazione: la BCE Tira il Freno a Mano
Secondo i dati preliminari di Eurostat, l’inflazione nell’Eurozona ha mostrato un leggero rallentamento in ottobre, attestandosi al 2,1% su base annua. Questo calo, trainato principalmente da una diminuzione dei costi dell’energia, ha controbilanciato l’aumento dei prezzi per servizi, alimentari e beni industriali. In risposta, la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di mantenere invariato il suo tasso di interesse di riferimento al 2%, adottando un approccio attendista. A mio avviso, questa pausa segnala una cauta fiducia nella capacità del mercato di autoregolarsi, evitando per ora ulteriori interventi che potrebbero alterare l’equilibrio economico.
Energia: il Mercato del Gas si Raffredda
In linea con il calo dei costi energetici, il prezzo del gas naturale ha chiuso in ribasso. Sulla piazza TTF di Amsterdam, il punto di riferimento per il gas in Europa, i contratti future per novembre hanno registrato una flessione dello 0,8%, scendendo a 31,12 euro per megawattora. Questa diminuzione è stata favorita da temperature più miti del normale in tutto il continente, che hanno ridotto la domanda di riscaldamento. È un chiaro esempio di come i fondamentali di domanda e offerta, persino quelli climatici, influenzino direttamente i prezzi, portando un po’ di sollievo alle bollette di famiglie e imprese.
Filiere Alimentari: Nessun Allarme dall’Influenza Aviaria
Sul fronte alimentare, nonostante la circolazione dell’influenza aviaria, i mercati sembrano mostrare una notevole resilienza. Il presidente della conferenza dei ministri dell’agricoltura tedeschi, Peter Hauk, ha assicurato che non ci sono pericoli per i consumatori né rischi di carenza per uova e pollame. In particolare, ha dichiarato che le forniture per le festività di San Martino e Natale sono garantite. Personalmente, ritengo che questa stabilità dimostri la robustezza delle nostre catene di approvvigionamento integrate, capaci di assorbire shock localizzati senza generare panico o scarsità a livello generale.
Le dinamiche di mercato sono in continua evoluzione; vi invito a seguire i prossimi aggiornamenti su The Gist.
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The Data Point
A ottobre, l’inflazione annua nell’Eurozona è scesa al 2,1%. Trainano il calo i prezzi dell’energia (-1,0%), mentre il settore dei servizi registra un’accelerazione, con un aumento del 3,4%, ai massimi da sei mesi.
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The Editor’s Listenings
Yungatita – Descenda (2024)
Un’energica esplosione di slacker-pop con un’attitudine punk e una melodia irresistibilmente orecchiabile.
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