The European Perspective
Farmaceutica Britannica: Innovazione in Ostaggio?
Trovo preoccupante vedere come le decisioni politiche possano frenare il progresso scientifico. AstraZeneca, uno dei giganti farmaceutici britannici, ha messo in pausa un investimento da 200 milioni di sterline per un nuovo sito di ricerca a Cambridge. La ragione? L’incertezza sulle future politiche di prezzo dei farmaci da parte del National Health Service (NHS), il servizio sanitario nazionale del Regno Unito, attualmente in rinegoziazione nell’ambito dei colloqui commerciali con gli Stati Uniti. Questo stallo mi sembra un chiaro esempio di come il controllo dei prezzi e l’interventismo statale, anche se ben intenzionati, rischino di scoraggiare gli investimenti in ricerca e sviluppo, fondamentali per la nostra salute futura.
Il Boomerang dei Pesticidi UE
Un recente report ha svelato un paradosso normativo che mi lascia perplesso. Aziende con sede nell’Unione Europea esportano in Kenya pesticidi il cui uso è vietato all’interno dei nostri confini. Questi prodotti chimici vengono poi utilizzati su alimenti che, in parte, sono riesportati verso i nostri mercati. L’effetto è un “boomerang” tossico: solo di recente, 31 carichi di prodotti agricoli kenioti sono stati intercettati ai confini UE, causando la perdita di oltre 118.000 tonnellate di vegetali. Questa situazione evidenzia come un approccio normativo isolazionista, che vieta un prodotto internamente ma ne permette l’esportazione, possa rivelarsi inefficace e potenzialmente dannoso, creando distorsioni nel commercio globale e fallendo nel proteggere pienamente i consumatori europei.
Vedremo quali altri nodi verranno al pettine nella prossima edizione di The Gist.
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