the Gist View
Le turbolenze di ieri sui mercati britannici hanno fatto balzare il rendimento del gilt decennale al 4,58%, il massimo da metà ottobre, mentre l’FTSE 100 ha ceduto il 1,9% e la sterlina ha perso lo 0,3% sul dollaro. A scatenare la fuga degli investitori è stato l’improvviso dietrofront della cancelliera Rachel Reeves sul previsto aumento dell’imposta sul reddito, che apre un buco fiscale stimato in 20-30 miliardi di sterline. (reuters.com)
Questa non è solo una crisi di bilancio: è un voto di sfiducia dei mercati sulla coerenza di un governo che, dopo quindici mesi al potere, promette disciplina ma pratica la tattica dell’U-turn. Nel 2022 furono i mini-Bond di Truss; oggi è la sinistra “prudente” di Starmer a innescare la stessa spirale di premi al rischio. Il messaggio agli altri governi altamente indebitati è chiaro: con tassi globali al 4-5%, la tolleranza per l’ambiguità fiscale è pari a zero.
Storicamente, simili scollature tra retorica e conti hanno preceduto shock profondi: dal crollo della lira italiana nel 1992 alla fuga dagli OAT francesi del 2012. La lezione è che la credibilità si costruisce in anni ma si brucia in un pomeriggio di mercato. Se Westminster non offre rapidamente un percorso di consolidamento credibile, lo spread UK-Bund rischia di diventare la nuova cartina di tornasole della politica europea.
“Nei mercati di oggi la fiducia è il bene più scarso: perderla significa pagare interessi esponenziali sulla propria incoerenza”, avverte l’economista Mohamed El-Erian. (ft.com)
The Gist AI Editor
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The Global Overview
Il codice della prevenzione
Una nuova, potente evidenza emerge a sostegno di un approccio alla giustizia penale basato sui dati. Uno studio condotto in Danimarca, citato dall’economista Jennifer Doleac nel suo libro The Science of Second Chances, ha rivelato che l’inserimento nel database nazionale del DNA di chiunque sia accusato di un reato grave riduce le future condanne penali di oltre il 40%. Questo calo non è una semplice correlazione; rappresenta un cambiamento comportamentale indotto da un aumento della probabilità percepita di essere catturati. A mio avviso, questo dimostra che gli incentivi contano, e che strumenti intelligenti e mirati possono essere più efficaci di pene severe e indiscriminate.
L’effetto deterrente risulta particolarmente marcato tra i più giovani, nella fascia d’età 18-24 anni, e tra chi è alla prima accusa. I dati danesi mostrano inoltre un impatto sociale positivo e inaspettato: l’inserimento nel database ha aumentato l’iscrizione a percorsi di studio e i tassi di occupazione. Questi non sono solo criminali dissuasi, ma individui che sembrano essere stati spinti su un percorso più costruttivo. L’approccio, per sua natura scalabile e a basso costo, offre un’alternativa pragmatica all’incarcerazione di massa, concentrandosi sulla prevenzione tecnologica.
Naturalmente, l’espansione dei database di DNA solleva questioni complesse riguardo alla privacy e al giusto perimetro dello Stato. La sfida per le società liberali sarà quella di bilanciare i notevoli benefici in termini di sicurezza pubblica con la tutela delle libertà individuali. Tuttavia, i risultati dalla Danimarca offrono una prospettiva basata sull’evidenza che merita un’attenta considerazione, spostando il dibattito dalla pura ideologia all’analisi costi-benefici. La tecnologia, se usata con criterio, può rafforzare sia la sicurezza che le seconde opportunità.
Seguite i prossimi sviluppi nella prossima edizione di The Gist.
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The European Perspective
Ventilatori di populismo in Portogallo
La democrazia liberale si nutre di trasparenza e dibattito, non di culti della personalità. Un recente libro in Portogallo, “Por dentro do Chega”, dipinge un quadro inquietante del partito di destra radicale Chega e del suo leader, André Ventura, descrivendo un sistema basato su registrazioni illegali e finanze poco chiare. Questo tipo di politica, che capitalizza il malcontento sociale, rischia di erodere le fondamenta istituzionali. Personalmente, ritengo che quando un movimento politico assomiglia più a una “religione” con un “profeta”, come descritto, si allontana dai principi di responsabilità e rappresentanza che sono cruciali per una società libera e aperta.
Il costo umano dei tagli alla cooperazione
La decisione del Regno Unito di tagliare del 15% il proprio contributo al Fondo Globale per la lotta all’AIDS, la tubercolosi e la malaria è un segnale preoccupante. Questo fondo è un esempio di cooperazione internazionale di successo, avendo dimezzato i decessi causati da queste malattie dal 2002. Una riduzione così significativa da parte di un donatore chiave non solo rischia di creare “scelte impossibili” per le nazioni africane, ma potrebbe anche innescare un effetto domino, spingendo altri Paesi a fare lo stesso. Credo che ritirarsi da impegni globali efficaci sia una mossa miope che, alla fine, ha costi umani e strategici ben superiori al risparmio immediato.
Pragmatismo energetico tedesco
La transizione verde non può prescindere dalla realtà economica. La Germania sta affrontando questa sfida con una mossa pragmatica: la costruzione di nuovi impianti a gas pronti per l’idrogeno, per garantire stabilità alla rete quando sole e vento non bastano. Le aziende energetiche si dicono pronte a realizzare rapidamente circa due gigawatt di nuova capacità. Sebbene le critiche degli ambientalisti siano comprensibili, questa strategia rappresenta, a mio avviso, un compromesso necessario. Assicurare un’energia affidabile a prezzi ragionevoli è fondamentale per la competitività industriale e il benessere dei cittadini, pilastri di una solida economia di mercato.
Seguite i prossimi sviluppi nella prossima edizione di The Gist.
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The Data Point
Uno studio danese rivela che l’inserimento nel database del DNA di persone accusate di reati gravi riduce le future condanne penali di oltre il 40%.
Questo dato evidenzia un forte effetto deterrente, legato alla maggiore probabilità di essere identificati.
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The Editor’s Listenings
Bibi Club – Parc de Beauvoir (2024)
Un sognante e malinconico viaggio indie-pop attraverso paesaggi sonori nostalgici e caldi.
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