Il Portafoglio delle Feste
Quest’anno, sotto l’albero degli italiani, c’è un cauto ottimismo. Le tredicesime, la mensilità extra tipica del modello contrattuale italiano, si presentano più ricche, iniettando quasi 50 miliardi di euro nell’economia per il solo mese di dicembre, con un incremento di 2,4 miliardi rispetto all’anno precedente. Questa maggiore liquidità, frutto di un’occupazione ai massimi e di un’inflazione più contenuta, si traduce in una spesa media per famiglia di 1.964 euro. Personalmente, trovo incoraggiante osservare come sia la capacità di spesa individuale, e non la spesa pubblica, a riaccendere i consumi, un segnale della vitalità del mercato quando le condizioni lo permettono. Oltre ai regali, cresce la spesa per esperienze come ristoranti e cultura, indicando una ricerca di benessere che va oltre il semplice possesso.
Il Patto Generazionale Scricchiola
Mentre in Italia si pensa ai consumi, in Germania si affronta una questione esistenziale per il futuro dello stato sociale. La Ministra del Lavoro, Bärbel Bas, ha usato parole inequivocabili sulla riforma delle pensioni: “abbiamo bisogno di un sistema completamente nuovo”. Questa dichiarazione non è un semplice aggiustamento tecnico, ma l’ammissione che il sistema attuale, basato su un numero decrescente di lavoratori che sostiene un numero crescente di pensionati, non è più sostenibile. A mio avviso, questa crisi espone la fragilità di un patto generazionale garantito dallo Stato, sollevando domande fondamentali su quale debba essere il ruolo del governo nella previdenza e quale quello dell’autonomia e responsabilità individuale.
Bruxelles e la Sponda Atlantica
Sul fronte diplomatico, l’Unione Europea naviga in acque complesse. Di fronte a un piano per la sicurezza nazionale dell’amministrazione Trump che critica apertamente gli alleati europei per la loro politica economica e culturale, la massima diplomatica dell’UE, Kaja Kallas, ha gettato acqua sul fuoco, ribadendo che gli Stati Uniti restano “il nostro più grande alleato”. È una danza delicata: da un lato la necessità di difendere gli interessi europei, dall’altro il pragmatismo che impone di mantenere solida un’alleanza cruciale per il commercio globale e la sicurezza. Credo che la via da seguire risieda nel dialogo e nel rafforzamento dei legami economici, piuttosto che cedere a sirene protezionistiche da ambo le parti.
L’Intelligenza Artificiale e il suo “Rumore di Fondo”
Nel mondo dell’innovazione, un problema di “inquinamento” informativo minaccia uno dei settori più promettenti: l’intelligenza artificiale. Accademici denunciano la proliferazione di ricerche di bassa qualità, definite in gergo “AI slop”, ovvero “sbobba prodotta da AI”. Il caso di un singolo autore che ha firmato 113 paper in un anno è emblematico di una corsa alla quantità che rischia di soffocare la qualità e di rendere difficile l’identificazione di veri progressi. Pur sostenendo con forza l’innovazione, ritengo che il vero progresso richieda rigore. Questa dinamica perversa, spinta dalla ricerca di prestigio accademico, mostra come anche i mercati delle idee possano fallire senza adeguati meccanismi di auto-correzione.
Scopriremo quali di queste dinamiche prenderanno slancio nella prossima edizione di The Gist.
Lascia un commento