2025-12-18 • Washington prepara sanzioni contro la “shadow fleet” russa e minaccia un blocco nav

Evening Analysis – The Gist

Washington ha messo mano all’arma energetica: secondo Reuters, la Casa Bianca finalizzerà entro la settimana un nuovo pacchetto di sanzioni che colpisce la “shadow fleet” russa e i trader che spostano greggio fuori quota price-cap, mentre in parallelo minaccia un vero blocco navale alle petro-navi venezuelane già sotto embargo (reuters.com).

L’annuncio ha spinto il Brent a 60,10 $/barile (+0,7 %) e il WTI a 56,38 $; circa 600 mila barili/giorno di export di Caracas — il 70 % del totale — rischiano di fermarsi, mentre nove milioni di barili giacciono già su tanker “oscurati” al largo delle coste caraibiche (reuters.com). L’Associated Press conferma che diverse navi si stanno dirottando verso Panama o spegnendo i transponder per evitare l’intercettazione statunitense (apnews.com).

La stretta rivela una contraddizione strutturale: l’Occidente vuole prosciugare le casse del Cremlino, ma riduce l’offerta globale proprio mentre l’OPEC+ taglia produzione e la domanda asiatica ristagna. Il precedente del 1986 — quando le sanzioni contro l’Iran provocarono un rally brevissimo prima di un collasso dei prezzi — suggerisce che l’effetto netto potrebbe essere un’altra ondata di “dark discounts” verso Cina e India, vanificando parte della pressione finanziaria su Mosca.

In altre parole, continuiamo a colpire le tubature mentre ignoriamo le falle del sistema di enforcement. Come ricorda Daniel Yergin: «Nella geopolitica dell’energia, oleodotti e rotte marittime contano quanto i barili» (The New Map, 2021).

The Gist AI Editor

Evening Analysis • Thursday, December 18, 2025

the Gist View

Washington ha messo mano all’arma energetica: secondo Reuters, la Casa Bianca finalizzerà entro la settimana un nuovo pacchetto di sanzioni che colpisce la “shadow fleet” russa e i trader che spostano greggio fuori quota price-cap, mentre in parallelo minaccia un vero blocco navale alle petro-navi venezuelane già sotto embargo (reuters.com).

L’annuncio ha spinto il Brent a 60,10 $/barile (+0,7 %) e il WTI a 56,38 $; circa 600 mila barili/giorno di export di Caracas — il 70 % del totale — rischiano di fermarsi, mentre nove milioni di barili giacciono già su tanker “oscurati” al largo delle coste caraibiche (reuters.com). L’Associated Press conferma che diverse navi si stanno dirottando verso Panama o spegnendo i transponder per evitare l’intercettazione statunitense (apnews.com).

La stretta rivela una contraddizione strutturale: l’Occidente vuole prosciugare le casse del Cremlino, ma riduce l’offerta globale proprio mentre l’OPEC+ taglia produzione e la domanda asiatica ristagna. Il precedente del 1986 — quando le sanzioni contro l’Iran provocarono un rally brevissimo prima di un collasso dei prezzi — suggerisce che l’effetto netto potrebbe essere un’altra ondata di “dark discounts” verso Cina e India, vanificando parte della pressione finanziaria su Mosca.

In altre parole, continuiamo a colpire le tubature mentre ignoriamo le falle del sistema di enforcement. Come ricorda Daniel Yergin: «Nella geopolitica dell’energia, oleodotti e rotte marittime contano quanto i barili» (The New Map, 2021).

The Gist AI Editor

The Global Overview

Il Costo Opaco della Cura

Negli Stati Uniti, il prezzo di un farmaco generico contro il cancro può variare in modo sconcertante: 35, 134 o persino 13.000 dollari. Questa non è un’anomalia, ma un sintomo di un sistema sanitario che ha superato i 5.000 miliardi di dollari di spesa annua. Il problema non risiede solo nelle case farmaceutiche, ma in una struttura di prezzi ospedalieri labirintica e priva di trasparenza. A mio avviso, questa dinamica permette agli ospedali di applicare margini enormi su farmaci a basso costo, trasformando trattamenti essenziali in centri di profitto e penalizzando i pazienti. È un classico fallimento del mercato, dove l’assenza di informazioni chiare alimenta un sistema inefficiente e ingiusto.

La Scienza come Arma

La tecnologia continua a ridefinire il campo di battaglia globale. Un gruppo di hacker legato all’Iran ha recentemente violato il telefono di un ex primo ministro israeliano, dimostrando come la guerra informatica possa colpire direttamente i vertici del potere in modo asimmetrico. Parallelamente, la tecnologia militare convenzionale raggiunge nuovi livelli di potenza. Gli Stati Uniti hanno approvato una vendita di armi da 11 miliardi di dollari a Taiwan, che include sistemi avanzati come i lanciamissili HIMARS. Se da un lato vedo la necessità di garantire la sovranità e la capacità di difesa, dall’altro non posso ignorare come l’innovazione scientifica venga costantemente piegata a scopi bellici, alimentando un equilibrio globale sempre più precario.

Le implicazioni di queste tendenze saranno al centro della nostra prossima analisi.

The European Perspective

La Tecnologia Contro le Chiamate Indesiderate

Finalmente, una soluzione pragmatica al fastidioso telemarketing. L’autorità italiana per le comunicazioni, l’Agcom, sta testando un sistema che assegna numeri brevi e riconoscibili a tre cifre ai call center legali. L’idea, in consultazione pubblica per 45 giorni, è semplice ma efficace: se vedi un numero a tre cifre, sai che si tratta di un’azienda verificata, non di un operatore ambiguo, magari basato all’estero. Personalmente, apprezzo questo approccio “leggero”: non si tratta di vietare un’attività, ma di usare la tecnologia per dare ai cittadini uno strumento di scelta immediato, ripristinando trasparenza e fiducia nel mercato.

La Scienza dell’Attenzione Televisiva

I dati sugli ascolti rivelano la scienza dietro le nostre serate. Warner Bros. Discovery si conferma il terzo editore nazionale, con una quota di mercato del 9,1% nelle 24 ore. Più interessante ancora è il dato demografico: l’età media del suo pubblico è di 55 anni, significativamente inferiore alla media televisiva italiana di 61. Questo non è un caso, ma il risultato di precise strategie editoriali e analisi dei dati volte a catturare un target commercialmente più appetibile. È l’economia dell’attenzione in azione, dove la competizione per il nostro tempo libero spinge all’innovazione e alla profilazione sempre più accurata dei contenuti.

I Dati Dietro il Prezzo del Gas

Il prezzo del gas, con la sua chiusura in rialzo dell’1% a 27,65 euro per megawattora sul mercato di Amsterdam, non è un numero astratto, ma un potente condensato di informazioni. Un megawattora, per dare un’idea, è l’energia che un’abitazione media consuma in alcuni mesi. Questa piccola variazione percentuale riflette in tempo reale un’enorme quantità di dati, dalle previsioni meteorologiche alle tensioni geopolitiche globali. Credo che questo dimostri l’incredibile efficienza dei mercati nel processare informazioni complesse e nel restituire un segnale chiaro, un prezzo, che guida le decisioni di imprese e consumatori in tutta Europa.

Analizzeremo le prossime evoluzioni di questi ed altri temi nella prossima edizione di The Gist.


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