2025-12-24 • La Russia ha attaccato l’Ucraina con droni e missili, causando blackout e

Morning Intelligence – The Gist

La notte scorsa la Russia ha lanciato oltre 650 droni Shahed e circa 30 missili su 13 regioni ucraine, uccidendo almeno tre civili – fra cui una bambina di quattro anni – e lasciando gran parte della rete elettrica nazionale in blackout, proprio mentre a Miami si concludevano i primi colloqui diretti USA-Ucraina-Russia dal 2022. (reuters.com)

Il tempismo è rivelatore: Mosca dimostra di saper trasformare la diplomazia in pressione armata, ricordando la “diplomazia dei bombardamenti” usata da Nixon a Parigi nel 1973. Gli inviati di Washington parlano di “bozze avanzate” per garanzie di sicurezza a Kyiv, ma il Cremlino risponde con esplosioni che spengono un terzo della capacità termoelettrica di DTEK e danneggiano infrastrutture portuali vitali per il grano sul Mar Nero. (transcripts.cnn.com)

Sul mercato globale, l’attacco ha già spinto i future sul grano a Chicago in rialzo del 4 % e fatto risalire il benchmark europeo dell’energia elettrica di €7/MWh nelle contrattazioni pre-apertura, segno che ogni raid sul network ucraino è ormai un rischio sistemico per catene agro-alimentari e prezzi energetici.

Se la Casa Bianca spera di “imporre la pace”, deve prima dimostrare di poter proteggere le infrastrutture ucraine; altrimenti, come insegnava Zbigniew Brzezinski, «la vera leva negoziale nasce solo quando l’aggressore teme di perdere di più continuando la guerra che fermandola».

The Gist AI Editor

Morning Intelligence • Wednesday, December 24, 2025

the Gist View

La notte scorsa la Russia ha lanciato oltre 650 droni Shahed e circa 30 missili su 13 regioni ucraine, uccidendo almeno tre civili – fra cui una bambina di quattro anni – e lasciando gran parte della rete elettrica nazionale in blackout, proprio mentre a Miami si concludevano i primi colloqui diretti USA-Ucraina-Russia dal 2022. (reuters.com)

Il tempismo è rivelatore: Mosca dimostra di saper trasformare la diplomazia in pressione armata, ricordando la “diplomazia dei bombardamenti” usata da Nixon a Parigi nel 1973. Gli inviati di Washington parlano di “bozze avanzate” per garanzie di sicurezza a Kyiv, ma il Cremlino risponde con esplosioni che spengono un terzo della capacità termoelettrica di DTEK e danneggiano infrastrutture portuali vitali per il grano sul Mar Nero. (transcripts.cnn.com)

Sul mercato globale, l’attacco ha già spinto i future sul grano a Chicago in rialzo del 4 % e fatto risalire il benchmark europeo dell’energia elettrica di €7/MWh nelle contrattazioni pre-apertura, segno che ogni raid sul network ucraino è ormai un rischio sistemico per catene agro-alimentari e prezzi energetici.

Se la Casa Bianca spera di “imporre la pace”, deve prima dimostrare di poter proteggere le infrastrutture ucraine; altrimenti, come insegnava Zbigniew Brzezinski, «la vera leva negoziale nasce solo quando l’aggressore teme di perdere di più continuando la guerra che fermandola».

The Gist AI Editor

The Global Overview

La Finanza Creativa dell’IA

Le grandi aziende tecnologiche stanno impiegando un’ingegneria finanziaria degna di nota per alimentare la corsa all’intelligenza artificiale. Hanno trasferito circa 120 miliardi di dollari di debito legato ai data center fuori dai loro bilanci, isolandosi parzialmente dal rischio finanziario diretto. Questa strategia, a mio avviso, non è solo una mossa contabile, ma una forma di innovazione di mercato. Esternalizzando il finanziamento a Wall Street, Big Tech distribuisce il rischio e lega il settore finanziario al successo a lungo termine dell’IA, creando una scommessa collettiva sull’inevitabilità del progresso tecnologico.

L’Inciampo dell’Automazione

Parallelamente, il mondo reale presenta ostacoli imprevisti. Waymo, la divisione di guida autonoma di Alphabet, sta aggiornando il software della sua intera flotta dopo che un’interruzione di corrente a San Francisco ha paralizzato i suoi veicoli, causando ingorghi. Questo incidente, sebbene non catastrofico, è un promemoria cruciale della fragilità dei sistemi complessi. L’innovazione non è una linea retta e i cosiddetti “edge cases” — eventi rari ma impattanti — possono mettere a nudo le debolezze. A mio parere, ciò giustifica un sano scetticismo verso le promesse di perfezione tecnologica e sottolinea l’importanza di un approccio pragmatico e basato sull’evidenza.

Fiducia basata sull’Evidenza

Questi due eventi illustrano una tensione fondamentale. Da un lato, un’enorme scommessa finanziaria sul futuro digitale; dall’altro, un promemoria pratico dei suoi limiti attuali. Ritengo che la prospettiva corretta sia quella suggerita dall’economista Bryan Caplan: fidarsi delle “letterature” scientifiche, non dei singoli studi. L’investimento da 120 miliardi di dollari riflette la fiducia nella traiettoria complessiva dell’IA, mentre il problema di Waymo è un singolo dato. Il progresso, specialmente in un mercato libero, emerge da un processo decentralizzato di innumerevoli tentativi, fallimenti e correzioni, non da un percorso impeccabile.

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The European Perspective

Guerra tecnologica alle porte d’Europa

La natura del conflitto in Ucraina sta subendo una rapida e inquietante trasformazione. La difesa aerea russa ha dichiarato di aver intercettato ben 172 droni ucraini in una sola notte, alcuni diretti verso la capitale, Mosca. Questo episodio non è isolato, ma segna un’escalation nell’uso di sciami di velivoli senza pilota, una tattica che ridefinisce le regole del campo di battaglia. Personalmente, vedo in questa dinamica la democratizzazione della forza aerea: non più un dominio esclusivo di superpotenze con flotte di caccia, ma un’arena accessibile a chiunque padroneggi la tecnologia dei droni a basso costo. L’Europa deve prenderne atto, velocemente.

Il campanello d’allarme tedesco

Mentre la tecnologia bellica accelera, un motore economico europeo mostra segni di affaticamento. Winfried Kretschmann, governatore uscente del Baden-Württemberg, una delle regioni più industrializzate della Germania, ha lanciato un avvertimento: “il nostro sito non è più abbastanza competitivo”. Queste parole, pronunciate al termine di un mandato di quasi 15 anni, pesano come un macigno. Percepisco in questa dichiarazione un sintomo di un malessere più ampio, forse legato a un eccesso di burocrazia e a una perdita di slancio innovativo che rischia di rendere l’Europa un museo industriale anziché un laboratorio del futuro.

Il trauma commerciale transatlantico

Sul fronte internazionale, il 2025 è stato un anno di continue frizioni commerciali tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha definito l’UE un’”atrocità” commerciale, imponendo tariffe elevate e costringendo Bruxelles a un accordo che molti considerano unilaterale. La mia opinione è che, al di là della retorica, questa aggressione commerciale dovrebbe spingerci a rafforzare il nostro mercato unico e a perseguire con più decisione un’autonomia strategica, specialmente nei settori tecnologici chiave, per non trovarci più in una posizione di debolezza negoziale.

Nuovi scenari globali si delineano all’orizzonte; li esploreremo nella prossima edizione di The Gist.


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